Marguerettaz:“Treni bimodali scelta concreta”. Alpe:“Così non risolviamo i problemi”

"Costeranno 1,5-2 milioni di euro in più per ogni unità – ha spiegato l'Assessore – e ne serviranno 6 con una capienza di circa 350 persone ciascuno. In tutto, l’operazione verrà a costare, omologazione e progettazione comprese, circa 15 milioni di euro".
Stazione di Aosta
Politica, Società

“Il progetto di elettrificazione della linea non è stato abbandonato: è inserito negli accordi del programma quadro con RFI, ma mancano ancora due fasi di progettazione – siamo fermi a un preliminare – e soprattutto mancano i fondi necessari (90 milioni di euro, ndr). Per questo motivo abbiamo deciso, nel frattempo, di procedere con l’acquisto di treni bimodali, una scelta che ci consente di dare delle risposte in tempi relativamente brevi ai cittadini”.

L’assessore al Turismo e Trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha risposto così, questa mattina, a un’interrogazione dell’Alpe, mirata anche a conoscere il numero di treni “necessari per svolgere il servizio in modo adeguato, le caratteristiche e la spesa presunta”.

“I treni bimodali costeranno 1,5-2 milioni di euro in più, per ogni unità – ha spiegato Marguerettaz – e ne serviranno 6 con una capienza di circa 350 persone ciascuno. In tutto, l’operazione verrà a costare, omologazione e progettazione comprese, circa 15 milioni di euro, rispetto ai 35 che abbiamo a disposizione. La linea Aosta-Pré-Saint-Didier non richiederà invece mezzi nuovi: al limite potremmo pensare di riciclare quelli che saranno sostituiti”.

Le risposte fornite dall’Assessore non hanno però soddisfatto il capogruppo dell’Alpe, Patrizia Morelli, secondo la quale “Marguerettaz non è di certo responsabile dell’arretratezza della ferrovia, ma piuttosto di quanto non è stato fatto e non si farà in questa legislatura per affrontare la questione. Acquistare treni bi-modali ora significa bruciare delle risorse per risolvere soltanto uno dei mille problemi sul tavolo, cioè quello delle rotture di carico. Una soluzione che non farà altro che rimandare questi problemi a tempi incerti”.

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