Misure anticrisi, ad Aosta pronto un taglio di 2,9 milioni alle imposte comunali

Le delibere, che arriveranno a fine mese in Consiglio comunale, prevedono l'azzeramento della Cosap ancora fino al 31 dicembre, l'alleggerimento della Tari e la riduzione dell'Imu per le attività chiuse durante l'emergenza. In vista anche investimenti su manutenzioni e verde.
Piazza Chanoux -Municipio
Politica

Il primo “step”, il passaggio in IV Commissione consiliare, è andato liscio. Il Comune di Aosta – in attesa dell’approvazione, che non sembra complicata, in Consiglio comunale – si prepara a mettere in campo il taglio di diverse tasse e tariffe, assieme alle agevolazioni del caso, per contrastare gli effetti della crisi economica dovuta all’emergenza da Covid-19. Ma non solo.

Anzitutto, una parte della cifra messa in campo, circa 3,4 milioni di euro dell’avanzo di amministrazione, verrà utilizzata per le spese di investimento. Alcuni di questi interventi avranno come obiettivo le manutenzioni stradali, quelle del verde pubblico e dell’illuminazione e per le manutenzioni straordinarie degli stabili comunali per circa 1,8 milioni complessivi, 230mila euro dei quali solo per le scuole.

A queste si aggiungono lavori per quasi 900mila euro sul Servizio idrico integrato e per la manutenzione degli impianti sportivi (450mila euro circa).

Tasse, tariffe e agevolazioni per il 2020

Capitolo tasse, l’Amministrazione del Capoluogo ha deciso – per andare incontro al settore del commercio cittadino – l’azzeramento della Cosap (il Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, riferito in particolare ai dehors dei locali) per tutto il 2020.

Il costo della proroga – attualmente la Cosap era sospesa fino a fine ottobre – ammonta complessivamente a di 430mila euro. Spiega l’Assessora alle Finanze Cristina Galassi: “Questa delibera vuole rilanciare sia il settore turistico sia quello commerciale, e compensare il minor utilizzo delle superfici da parte degli esercizi. Il ‘Decreto rilancio’ ha previsto l’esenzione del pagamento del Canone da parte degli esercenti dal 1° maggio al 31 ottobre. Questo intervento estende i tempi e si rivolge non a tutte le attività ma solo ai pubblici esercizi”.

A questo si aggiunge la riduzione dell’Imu – l’Imposta municipale unica che da quest’anno è accorpata con la Tasi – per tutti quegli immobili all’interno dei quali insistono attività che sono state bloccate dai decreti emergenziali del Governo, comprese le interruzioni volontarie dei proprietari. Il valore complessivo dell’operazione si aggira sulla cifra di 1 milione 300mila euro.

Non solo, anche la Tari – quindi la Tassa sui rifiuti – si alleggerisce per le attività che hanno subito il lockdown”. Un intervento da 1 milione 140mila euro: “Il quadro normativo – spiega ancora Galassi – è ancora in fase di predisposizione per la Tassa sui rifiuti. Abbiamo stabilito che il Piano finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti venga approvato entro il 31 dicembre, con un eventuale conguaglio della differenza di costo tra i due Piani finanziari del 2019 e del 2020. L’intervento vuole incrementare le riduzioni già individuate dall’Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ndr.) e introdurre nuove agevolazioni”.

Per la precisione, le percentuali di applicazione delle agevolazioni alle diverse tariffe saranno determinate da diversi elementi: la durata della chiusura o della limitazione delle attività, i vincoli imposti per la riapertura, i costi di riorganizzazione dei locali e l’insistenza della situazione di insicurezza. Di questa cifra, 1 milione coprirà la sforbiciata per le utenze non domestiche – quindi le attività commerciali, turistiche e artigianali -, mentre i restanti 140mila euro serviranno per quelle domestiche, quindi i privati cittadini.

“Si prevede invece un incremento a 5500 euro del limite per l’esenzione del pagamento della Tari per le utenze domestiche – prosegue l’Assessora – rispetto ai 4800 del 2019”.

“Sono interventi di importanza essenziale per agevolare le nostre attività più colpite durante questa crisi – spiega invece il Sindaco Fulvio Centoz –. Di fatto, con questa manovra estiva, mettiamo in circolo circa 6milioni 300mila euro di cui circa 2 milioni 900mila di taglio alle imposte comunali e circa 3 milioni 400mila per investimenti e manutenzioni sul nostro territorio”.

Operazione vista di buon occhio anche dai banchi dell’opposizione: “Mi riservo un esame più puntuale e dettagliato delle delibere – spiega il consigliere del Gruppo misto di minoranza Étienne Andrione –. Mi pare però che questi atti corrispondano abbastanza bene a quanto è stato votato all’unanimità in un ordine del giorno che mi vedeva tra i proponenti. Mi asterrò, ma credo che il Comune in questo caso si stia davvero muovendo nella direzione giusta per far fronte alla crisi e all’eventuale mancanza di fondi dei proprietari e di chi possiede i muri delle attività, e che non è solo un limone da spremere”.

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