E’ durato quasi un’ora e mezza l’incontro di questa mattina tra i vertici della Monterosa Spa, la società che gestisce gli impianti di risalita del comprensorio delle valli di Ayas e Gressoney, e quelli della Finaosta, finanziaria regionale che detiene il 75 per cento dei capitali della società.
Dalle porte scorrevoli della sede di via Festaz 22, poco prima dell’una, sono usciti però soltanto tre dei membri che compongono il consiglio di amministrazione della Monterosa: il sindaco di Ayas, Giorgio Munari, il sindaco di Gressoney-La-Trinité Alessandro Girod e Oscar Rial, assessore comunale ai Lavori pubblici, urbanistica e edilizia privata, sempre a Gressoney.
Assenti sia il presidente, Daniele Fassin, sia il suo vice, Valter Squinobal, che comunque avevano già avuto modo di confrontarsi con Finaosta due giorni fa. Da quanto è trapelato, a preoccupare sarebbe la difficile situazione economico-finanziaria della società, che nel 2010 ha fatto registrare una perdita di circa 3,2 milioni di euro e che, per l’esercizio finanziario 2010/2011, ha in previsione investimenti per circa 26 milioni di euro ed esigerebbe un cospicuo aumento di capitale.
Il quadro è stato giudicato dalla stessa Finaosta con ‘prospettive di miglioramento nel medio termine poco incoraggianti’, secondo la relazione al bilancio consolidato del 2010. Insomma, i conti non tornano e bisogna fare qualcosa.
Pochi mesi dopo il rinnovo del mandato triennale, avvenuto a inizio anno, l’unica soluzione praticabile sembra essere quella di un deciso cambio di rotta. Una possibilità poco gradita a Fassin e Squinobal, che non avrebbero intenzione di dare le dimissioni, mentre il resto del Cda sposerebbe in pieno la decisione.
Una situazione di stallo che potrebbe sbloccarsi comunque a breve: i tre membri del consiglio presenti alla riunione di oggi, pur senza voler commentare l’incontro, hanno promesso importanti novità per domattina.