Mutui a tasso zero per le attività colpite dall’alluvione, la Regione lavora ad una legge

Non dei ristori, ma dei mutui a tasso zero per le attività danneggiate dall’alluvione dello scorso giugno. E’ la strada scelta dalla Regione, che sta elaborando una proposta di legge. In Consiglio, però, scontro su un ordine del giorno di Forza Italia.
L'alluvione a Breuil-Cervinia ripresa dal drone
Politica

Non dei ristori ma dei mutui a tasso zero per aiutare le attività danneggiate dall’alluvione che si è abbattuta sulla Valle d’Aosta tra il 29 e il 30 giugno scorsi, danneggiando in particolare Cogne e Breuil-Cervinia (Valtournenche). È la strada tracciata dalla Regione in un disegno di legge che sarà presto analizzato dalle commissioni del Consiglio Valle. Strada che, in una riunione a margine della scorsa seduta del Consiglio Valle, era stata condivisa anche con i capigruppo della minoranza.

Ma tra i tanti ordini del giorno collegati al Defr, il Documento di economia e finanza regionale, ce n’è uno del gruppo Forza Italia, illustrato in aula dal capogruppo Pierluigi Marquis, che esprime “contrarietà” sulla decisione “illogica” della giunta regionale di proporre dei finanziamenti. Non solo. Il provvedimento chiede al governo di prevedere degli aiuti in denaro, venendo incontro alle “richieste dei territori e dall’Adava”, l’Associazione degli albergatori valdostani che aveva proposto dei ristori del 20% sui mancati incassi rispetto al 2023.

“Questo ordine del giorno dimostra la poca attenzione nei confronti di un percorso che è stato condiviso con tutta l’aula. – risponde infastidito il presidente della Regione, Renzo Testolin– Fin dall’inizio abbiamo dimostrato attenzione ai danni provocati dall’alluvione e si era concordato un percorso di condivisione per evitare dei passi in avanti per smarcarsi”. La scelta è ricaduta su dei finanziamenti “per sostenere in egual misura le famiglie e le aziende, qualsiasi evento possa succedere” senza creare dei pericolosi precedenti.

“Non si possono affrontare delle situazioni in una maniera oggi senza poi sapere di poter garantire questo tipo di intervento anche in un futuro”, dice. E spiega: “Ci sono una serie di attività che porterebbero a casa poche decine di migliaia di euro per un rimborso di una percentuale del mancato incasso quando ci sono delle necessità che potrebbero essere molto più ampie” e troverebbero risposta “in un finanziamento a tasso zero rimborsabile in tre, cinque, otto dieci anni per rilanciare l’attività”. 

Testolin si sofferma su alcune “priorità” condivise: trovare le risorse necessarie per ripristinare le infrastrutture comunali e favorire delle iniziative per il rilancio del turismo. “Le risorse che l’amministrazione regionale si troverà ad anticipare senza sapere se poi l’amministrazione statale, tramite la Protezione civile potrà andare a soddisfare le richieste presentate già alcuni mesi fa, ammontano a 17 milioni di euro solo per ripristinare le infrastrutture. Si è lavorato insieme al governo e all’Assessore al turismo per portare a Cogne sei gare di Coppa del mondo su tre giorni, il 31 gennaio e l’1 e il 2 febbraio, con un contributo di 500 mila euro per andare incontro alle necessità di avere un risultato positivo e di aumento della frequentazione della località in un periodo in cui non sono previste grandi presenze”.

Nei giorni scorsi si è anche chiuso l’accordo con il governo nazionale che porta da 10 a 15 milioni di euro la somma destinata alla Valle d’Aosta e al Piemonte per i danni subiti dall’alluvione.

Sul tema sono intervenuti i vari capigruppo che hanno preso le distanze dall’ordine del giorno. Il Rassemblement Valdôtain e la Lega hanno deciso di non partecipare al voto. L’iniziativa è stata quindi respinta con 18 astensioni, due voti contrari, e i soli tre voti favorevoli del gruppo Forza Italia.

2 risposte

  1. Tutto giusto quello detto in Consiglio Valle almeno sulla carta, e come riassunto dai giornalisti (quando senti i discosi dei consiglieri fatichi a capirli). Immagino già tutti i locali e le attività danneggiati, che magari hanno già finanziamenti/mutui per vari investimenti ancora da pagare a cui la Regione propone finanziamenti a tasso zero con rate fino a 10 anni come ristoro: molti preferiranno affidarsi alle loro assicurazioni (se ce le hanno) o rinunceranno. I pochi che li chiederanno saranno attività o locali con un garanzia di cassa e di guadagni che si potranno permettere un altro mutuo sul groppo, o quelle che hanno un bisogno disperato di liquidità per andare avanti. Immagino già cosa faranno i professionisti danneggiati dall’allunvione di Cogne e Cervinia alle prossime elezioni dopo questa scelta: mi sa che a qualche politico in questo momento staranno già uscendo molti chiodi acuminati dalla seduta delle loro cadreghe.

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