Nuova Università, inizia l’iter per la sistemazione della palazzina Giordana
Mentre il primo lotto si avvia alla sua conclusione, con l’apertura della nuova sede dell’Ateneo valdostano nell’autunno prossimo, si iniziano a mettere le prime pietre, almeno sulla carta, per il secondo lotto.
Stiamo parlando della fatiscente palazzina Giordana, destinata ad ospitare oltre ad uffici amministrativi, la Biblioteca con aule studio e il museo del Sacrario militare con importanti testimonianze del Battaglione alpino.
La Giunta regionale ha approvato oggi la bozza di convenzione tra la Regione, Finaosta e la Società SIV srl per la sistemazione dell’edificio.
“Un provvedimento – spiegano il Presidente della Regione Renzo Testolin e l’Assessore Davide Sapinet – importante e particolarmente significativo anche dal punto di vista politico. Un iter avviato dall’Assessore Carlo Marzi che ringraziamo per il lavoro svolto e la preziosa collaborazione di questi giorni. Il recupero preserverà il carattere storico della palazzina Giordana. Le aree esterne saranno liberate, valorizzando l’edificio quale porta di accesso all’Università su Piazza della Repubblica e integrando l’intera area universitaria con la piazza e l’accesso del centro storico di Aosta”.
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I lavori previsti ammontano a 16.000.000 euro, di cui 15.100.000 euro sul bilancio 2023/2025 approvato dal Consiglio Valle e 900.000 euro previsti per il 2026, a totale copertura dell’intervento.
Con l’atto approvato oggi la Regione autorizza SIV a ogni necessario adempimento per la realizzazione del primo stralcio funzionale del secondo lotto concernente la ristrutturazione della palazzina Giordana. A tal fine, la convenzione regola i rapporti tra le parti per la realizzazione dell’intervento, in considerazione dei rispettivi ruoli ricoperti da Regione, proprietaria dei beni immobili e beneficiaria dell’intervento, di cui ha il coordinamento, da SIV in quanto soggetto attuatore per realizzare gli interventi e gestire le relative attività, e da Finaosta, in quanto destinataria delle risorse a tal scopo trasferitele dalla Regione.