Nuovo cda Casinò: Manuela Brusoni nominata presidente

Alla docente della Bocconi sono affiancati i commercialisti Sara Puglia Mueller e Maurizio Scazzina. Il mandato dei tre è previsto “fino all'approvazione del bilancio del 31 dicembre 2019" fa sapere Aggravi.
Da sinistra: Maurizio Scazzina, Manuela Brusoni, Stefano Aggravi, Sara Puglia Mueller
Politica

Il consiglio d’amministrazione c’è e si è riunito oggi per la prima volta, con la docente dell’università Bocconi di Milano Manuela Brusoni nominata presidente, a cui si affiancano i commercialisti – sempre da Milano – Sara Puglia Mueller e Maurizio Scazzina. Il resto è ancora tutto da decidere, a cominciare da come i tre si divideranno i compiti nella gestione del Casinò di Saint-Vincent fino agli aspetti più spinosi della gestione in sé.

Ad esempio, è ancora aperta la questione su quell’ultima tranche di finanziamenti previsti per la Casa da gioco, 6 milioni di euro, per la quale traballa da settimane la maggioranza regionale con, da una parte, Lega e Mouv non disposti a procedere e dall’altra Stella Alpina ed Alpe: “Per quanto riguarda questo finanziamento – ha spiegato l’assessore regionale alle Finanze Stefano Aggravi – l’iter di valutazione della legge 7 che lo prevedeva si concluderà quando ci saranno tutti i presupposti per decidere”.

“Uno di questi presupposti – continua Aggravi – è proprio l’approvazione del bilancio (consuntivo, ndr) al 31 dicembre 2017”. Insomma: niente più soldi finché il nuovo cda non avrà modo di far quadrare il bilancio dell’azienda: “Sulla base delle sue prospettive di continuità si deciderà sui 6 milioni”, aggiunge. “L’ho detto in tutte le salse – insiste ancora l’assessore – se ci fossero stati i presupposti questo denaro sarebbe già stato concesso: finora non c’erano e la mia battaglia è avere un bilancio che garantisca di decidere in merito”.

Il mandato dei tre è previsto “fino all’approvazione del bilancio del 31 dicembre 2019 – fa sapere Aggravi – e l’obiettivo principale di oggi è fare uscire l’azienda dal guado”. Serve quindi “una messa a norma del progetto di bilancio e una individuazione di misure che garantiscano la continuità dell’azienda”.

Riguardo alla condivisione con gli organi politici regionali, “se ci sono presupposti per un passaggio delle decisioni in Consiglio si agirà di conseguenza – spiega Aggravi – altrimenti, come avviene per tutte le partecipate, l’azienda definirà il suo piano e lo comunicherà al socio: in passato si è votato in Consiglio solo perché si parlava di iniezioni di denaro e acquisizioni di immobili”.

“Io ho sempre lavorato nell’ambito del management pubblico perché credo che il ruolo pubblico sia fondamentale per lo sviluppo dei territori – ha detto Brusoni nel suo unico breve intervento – penso sia un qualcosa di cui bisogna farsi carico nella proprio attività”.

Aggravi è poi anche intervenuto sulla vicenda di Scazzina, che nell’agosto scorso ha ricevuto, assieme ad altri amministratori, manager e soci della società milanese Sofia Sgr, una delibera di sanzione per 510 milioni di euro dalla Consob – organo di controllo della Borsa – che contesta “il rispetto delle regole a norma e tutela di clienti e patrimoni affidati”.

“Se il dottore è qui presente vuol dire che non vi è nulla di ostativo nei suoi confronti”, ha commentato l’assessore. Scazzina è quindi intervenuto per rendere noto un “ricorso pendente in corte d’appello di Milano, dove ho presentato un’istanza di sospensione della sanzione”.

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