A una settimana dal caos sui rifiuti nel centro di Nus, dovuto alla riduzione da cinque a due postazioni di conferimento per adeguarsi alle direttive dell'Unité Mont Emilius, la situazione sembra essere tornata critica, con segnalazioni di immondizia gettata fuori dai molok. La scorsa settimana l'Amministrazione del paese si era scusata per la scarsa comunicazione e aveva provveduto, in ritardo, a installare delle mappe per indicare dove gettare i rifiuti sugli chalet di legno, ora vuoti, che ospitavano i vecchi contenitori.
Ieri però, sul gruppo social dove si riuniscono i cittadini del paese, appariva un situazione di caos e sporcizia, questa volta estesa oltre al borgo anche ad altre zone, come ad esempio località Mazod e Faverges.
"Dal 28 di novembre è entrato in vigore il nuovo sistema che prevede postazioni seminterrate e campane e una razionalizzazione delle zone di conferimento – spiega il consigliere di minoranza Marco Grange – noi lamentiamo un'informazione inadeguata da parte del Comune, fatta solo sul sito istituzionale e nelle bacheche". "A Fénis, dove si è partiti con lo stesso sistema, non risulta che ci siano stati problemi – continua il consigliere – lì sono state recapitate lettere alla popolazione dove si indicavano i nuovi punti di raccolta".
"Non è che ci siamo dimenticati di informare – replica l'assessore all'Ambiente Ennio Pont – non abbiamo ricevuto in tempo la planimetria dei punti di raccolta dagli uffici da inviare con lettera cartacea e allora abbiamo deciso di mandare delle mail: pensavamo di aver risolto ma i cittadini non le hanno ricevute, forse ne abbiamo mandate troppe tutte assieme".
D'altra parte il gruppo d'opposizione attacca anche il comportamento di alcuni cittadini. La zona più critica è stata quella ad est del borgo, in via Risorgimento, vicino all'hotel Dujany. "Non è accettabile che la gente lasci lì i sacchetti quando vede i contenitori pieni – afferma Grange – perché basterebbe fare 100 metri per risolvere la situazione".
Nel caos, che è coinciso con il ponte dell'Immacolata, qualcuno ne ha approfittato per abbandonare anche mobili ed elettrodomestici. Non è una novità per Nus, che per anni è stata maglia nera rispetto ai Comuni della Mont-Emilius per percentuale di raccolta differenziata. "Devono capire che il paese è anche loro, mica solo dell'Amministrazione – commenta Pont – in collina non c'è stato nessun problema, mentre nella zone più a valle abbiamo due-tre punti critici".
L'assessore ha fatto sapere che tra un passaggio dei mezzi di rimozione stamattina e uno nel pomeriggio la situazione ora è sotto controllo: "Domani ci sarà ancora un intervento", aggiunge. Su questa questione però Grange incalza: "Sarebbe da capire se i passaggi sono troppo pochi o se si è sbagliato clamorosamente le stime di conferimento in alcune zone".
Su questo punto Pont non risponde e rimanda al sindaco Elida Baravex, che però non è contattabile, come la scorsa settimana: "Quello che so dire – commenta – è che ci siamo trovati una cambiamento sulle spalle che non abbiamo impostato noi, perché dipende dall'Unité". L'assessore ha però fatto luce sugli chalet di legno che ospitavano i vecchi contenitori: "Ci faremo la raccolta del cartone perché abbiamo notato che spesso viene lasciato tra i contenitori".