Se stare ancora assieme era ormai impossibile, separarsi non ha reso i rapporti più semplici. Progetto civico progressista, con la nascita in Consiglio Valle del gruppo Federalisti Progressisti Partito Democratico, si è spaccato ufficialmente ma – nonostante la diffida ad utilizzarne nome e simbolo – resta ancora in aula.
“La notizia che le Consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli abbiano deciso di mantenere il nome di Progetto Civico Progressista ci lascia molto perplessi e ci rammarica” scrivono in una nota Paolo Cretier, Andrea Padovani, Antonino Malacrinò, Jean-Pierre Guichardaz e Alberto Bertin dopo la notizia di questa mattina.
Anche perché “le indicazioni che erano state fornite andavano nella direzione della formazione di due nuovi gruppi con denominazione diversa, come da tutti auspicato e come fortemente richiesto anche dal gruppo consiliare di Pcp del Comune di Aosta – aggiungono i Consiglieri di FP-PD -. C’è chi ha cercato con ogni modo di trovare delle soluzioni, mentre c’è chi ha mantenuto un comportamento irresponsabile che non ha permesso la corretta operatività degli organismi del Consiglio regionale, rassegnando le proprie dimissioni dalle Commissioni solo in data odierna e dopo continue sollecitazioni”.
“Serve necessariamente uscire dall’ambiguità che ha contraddistinto Pcp per evitare di continuare a creare confusione nell’opinione pubblica – concludono i cinque consiglieri –. Auspichiamo in futuro una più fattiva collaborazione e maggior rispetto nei confronti di tutti i fondatori, eletti e sostenitori di Pcp”.