Peppa Pig infiamma il Consiglio comunale di Aosta

"Prezzi maggiorati e spettacolo scadente", Peppa Pig finisce sul banco degli imputati grazie ad una mozione di Alpe che punta il dito sulla scelta dell'amministrazione di aprire la rassegna Enfanthéâtre con uno spettacolo sulla maialina.
Politica

Alpe contro Peppa Pig. Non si tratta di una nuova avventura della famosa maialina protagonista dell’omonimo cartone animato inglese dedicato ai bambini in età prescolare ma di una vera ‘disavventura’ avvenuta ieri in Consiglio comunale ad Aosta.

Peppa Pig finisce sul banco degli imputati grazie ad una mozione del Galletto, che punta il dito sulla scelta dell’amministrazione di aprire la rassegna Enfanthéâtre con uno spettacolo sulla maialina antropomorfa, e sui prezzi maggiorati della ‘prima’: “Forse può sembrare un tema poco idoneo all’aula – ha spiegato presentando l’atto il consigliere Gianpaolo Fedi – ma volevamo rilevare qualche elemento, ovvero come l’assessore Paron al TG regionale magnificasse il carattere popolare del prezzo del biglietto della rassegna Enfanthéâtre, mantenuto a 5 euro per gli adulti e 3 per i bambini. Peccato che al primo spettacolo della stagione i genitori che si sono presentati alla cassa hanno dovuto sborsare 8 euro a persona, sia grandi che piccini, in quanto l’esordio dedicato al famoso personaggio dei cartoni Peppa Pig era ‘fuori rassegna’”.

Questione di soldi, ma non solo: “È stato poco opportuno inaugurare la rassegna con uno spettacolo ‘a parte’ (fuori concorso e soprattutto con prezzo maggiorato) – si legge nella mozione – considerando inoltre che molti genitori si sono lamentati per la qualità dello spettacolo stesso, a loro dire non all’altezza degli obiettivi formativi di Enfanthéâtre, la cui mission originaria è quella di avvicinare i bambini ad un messaggio teatrale che veicoli spirito critico e non mero intrattenimento”.

“Uno spettacolo disarmante – attacca il capogruppo Alpe Carlo Curtaz – e proprio brutto, che non c’entrava niente con la rassegna. Più che attori le persone sul palcoscenico sembravano animatori di un villaggio vacanze”.
Scelta difesa invece da Paron: “Prendo atto – ribatte l’assessore – anche se mi sembra un giudizio troppo forte. La cultura non può prescindere dai fenomeni di costume, ed il cartone di cui parliamo lo è a livello planetario, una portata talmente vasta, che non possiamo arrogarci un giudizio in merito”.

Ciò che segue sono otto interventi per oltre quaranta minuti di dibattito in aula, ma sulla questione dei prezzi Paron spiega che: “La scelta di aprire la stagione con uno spettacolo di Peppa Pig era legata anche alla volontà di non condizionare la votazione dei bambini. Per noi lo spettacolo ha avuto un costo più alto rispetto agli altri e abbiamo ‘battagliato’ con la produzione londinese per mantenere i prezzi bassi. Gli 8 euro di Aosta non hanno eguali in altre città”.

Mozione che dopo aver acceso gli animi viene ritirata: “La mozione mirava a accendere dibattito – chiude Fedi – e l’obiettivo pare essere stato raggiunto, quindi la ritiriamo”.
E no, non era un cartone animato. 

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