Come in montagna, anche nelle trattative politiche in corso per la formazione di un nuovo governo, le salite e le discese non mancano. Sicuramente per il presidente incaricato Albert Chatrian la strada è tutta in salita e con una pendenza massima.
“Per PnV la fase di Chatrian è conclusa, siamo disponibili a un governo istituzionale ma non a trazione Alpe”. A scandirlo questo pomeriggio è Leonardo la Torre ricordando di aver messo sul tavolo anche una serie di obiettivi programmatici per l’eventuale governo di scopo. “Cosa che al momento non hanno fatto i quindici, anzi aspettiamo con fiducia”.
“Noi umilmente cerchiamo di dare una soluzione che loro non riescono a trovare – prosegue La Torre – Abbiamo espresso la disponibilità per un governo istituzionale, mettendo a disposizione anche la figura di Tonino Fosson, presidente del Consiglio che ha dato prova di senso di responsabilità dando le dimissioni. Più di così. E’ ora opportuno prender delle decisioni, perché i valdostani cominciano anche a riderci dietro”.
Le dichiarazioni di La Torre sono arrivate nel pomeriggio a pochi metri dalla sede dei gruppi consiliari di via Piave dove i quindici (Alpe, Uv, Uvp e Stella Alpina) sono tornati ad incontrare Elio Riccarand e Alberto Bertin di Impegno Civico. Un secondo faccia a faccia, dopo quello svoltosi ieri pomeriggio.
Un incontro, che seppur avvenuto a titolo personale, lascia un po’ di amarezza all’altra componente di Impegno Civico Daria Pulz.
“Io ero nel mio ufficio a lavorare sul bilancio, non so di nessun incontro”. Pulz torna, quindi, a ribadire la posizione espressa durante l’assemblea di Ic di giovedì scorso: “Non farò per quanto mi riguarda né accordi con l’Uv né con la Lega, dopo di non so cosa sta succedendo.” Lunedì Ic riunirà il gruppo consiliare allargato e a seguire un’assemblea del movimento. “Se arriverà l’accordo, esprimerò il mio imbarazzo – aggiunge Pulz – e farò ai miei colleghi i migliori auguri”.