Pietro Laurent Signò, 23 anni, studente di un master in studio europei all’Università di Ginevra, rappresenterà la Valle d’Aosta alla 25esima sessione del Parlamento della Federazione Wallonie-Bruxelles, convocata nella capitale belga dal 28 febbraio al 4 marzo 2022.
Il ragazzo, residente a Gignod, è appassionato di politica internazionale ed è sempre stato orientato con interesse al mondo della francofonia: all’età di 16 anni ha vinto la borsa di studio per la formazione internazionale assegnata dal Consiglio regionale che gli ha permesso di frequentare l’anno scolastico 2014-2015 in Quebec ; nel 2021 ha partecipato per la prima volta alla simulazione organizzata dal Conseil des Jeunes Valdôtains.
“Sono lieto di prendere parte a queste attività che ci insegnano il costo del compromesso e la bellezza del dialogo, nonché le reali dinamiche politiche e giuridiche dei processi legislativi – afferma Pietro Signò -. Mi aspetto da questa simulazione di imparare ancora di più sulla democrazia ma anche di ritrovare vecchi amici e conoscerne di nuovi, perché è grazie a questi legami tra persone di paesi diversi che costruiamo, poco a poco, la pace tra i popoli”.
I giovani valdostani possono partecipare al Parlamento dei Giovani grazie all’Accordo che lega il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, il Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles e il Parlamento della Repubblica e del Canton Giura. Il Parlamento dei giovani è una simulazione parlamentare durante la quale un centinaio di giovani dai 18 ai 26 anni svolge il ruolo di deputati, ministri o giornalisti. I giovani parlamentari analizzano quattro progetti di legge quest’anno relativi, alla decolonizzazione delle istituzioni educative, alla liberalizzazione del settore culturale dei sussidi, al fine vita e al reinserimento dei senzatetto.
“E’ attraverso questi giovani che stiamo costruendo l’Europa e la Francofonia del futuro – dice il Presidente del Consiglio Alberto Bertin –: giovani entusiasti, appassionati che vogliono aprirsi al mondo, consapevoli della ricchezza della nostra specificità e della forza della dialettica democratica. Il Conseil de la Vallée è onorato di accompagnarli in questo viaggio”.