Pnrr, proroga di due mesi per completare le opere. Caveri: “Regioni centrali nella gestione dei fondi”

Il termine per completare le opere del Pnrr è stato prorogato al 30 agosto. L’assessore Caveri conferma la centralità delle Regioni nella gestione dei fondi europei.
Caveri a Roma
Politica

Due mesi in più per completare le opere Pnrr, che andranno concluse entro il 30 agosto. La proroga della scadenza è stata condivisa ieri mercoledì 4 giugno durate la riunione della XIV Commissione Politiche dell’Ue della Camera dei Deputati e l’incontro della delegazione con il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR, Tommaso Foti.

A entrambi gli appuntamenti ha preso parte l’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri, in qualità di membro della Delegazione italiana al Comitato europeo delle Regioni.

Durante i due momenti istituzionali sono state affrontate le priorità politiche e legislative dell’Unione europea, in linea con il programma di lavoro della Commissione europea per il 2025, e si è discusso delle possibili forme di raccordo tra la Commissione parlamentare, il Ministero e i rappresentanti italiani presso il Comitato delle Regioni. Tra i temi emersi, la conferma della proroga dei termini per il completamento degli interventi finanziati con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Il Ministro Foti – ha spiegato Caveri – ha accolto con interesse le nostre riflessioni sull’incrocio tra la revisione di metà mandato dei fondi di coesione e la possibile riprogrammazione, attesa nei prossimi mesi. Ha inoltre dato disponibilità all’attivazione di un tavolo di lavoro”.

L’assessore ha ribadito la necessità di mantenere una governance decentrata: “Abbiamo sottolineato come la politica regionale dell’Unione europea debba restare in mano alle Regioni, senza centralizzazioni su Roma e ancor meno in un’ottica macroregionale”.

Nel corso dell’incontro è stato anticipato che a breve si tornerà a discutere anche della stabilizzazione del personale Pnrr nelle amministrazioni regionali, come già previsto per i Ministeri, “nell’ottica – ha aggiunto Caveri – di una continuità nella gestione dei fondi europei anche oltre il ciclo attuale”.

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