“Non c’è stata una mancanza di sensibilità. Noi riteniamo che se accoglienza deve essere questa deve essere piena, non si può piazzare queste persone da qualche parte”. Così il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, rispondendo ad una interrogazione del consigliere del Pd-Sinistra Vda Jean-Pierre Guichardaz sulla questione dei migranti.
“Questo problema a nostro avviso dovrebbe essere affrontato a livello europeo, perché quanto ci sono urgenze l’Europa non c’è, mentre c’è per dirci come deve essere l’etichetta dell’olio. Il problema va affrontato seriamente. La Valle d’Aosta svolge il suo ruolo in modo corretto come le altre regioni, secondo le procedure impartite e non abbiamo nessuna paura di rispondere in qualsiasi sede” ha aggiunto Rollandin.
Accorato l’intervento del consigliere del Pd-Sinistra Vda Guichardaz che ha puntato i riflettori sugli aspetti solidaristici. “L’appartenenza della Regione allo Stato italiano ha generato indubbi vantaggi economici, questa non può quindi essere evocata solo a seconda delle convenienze” ha esordito il consigliere del Pd-Sinistra Vda. “I costi di accoglienza sono totalmente a carico della Stato e dell’Unione europea, la Valle d’Aosta ha l’unico onere di organizzare l’accoglienza con ricadute occupazionali significative per chi si occupa di queste persone, parliamo di 800mila euro l’anno per la gestione degli attuali 62 migranti.”
Guichardaz ha, quindi, evocato la possibilità che il Governo decida per dei trasferimenti coatti di migranti. “La minaccia è reale e presto o tardi verrà attuata per contingenti necessità. Dobbiamo quindi iniziare a prepararci organizzativamente ma anche culturalmente”.
Nel frattempo su Change.org l’Altra Valle d’Aosta ha aperto una petizione/lettera al Prefetto e Presidente della Regione Rollandin. "Presidente, le offriamo la nostra collaborazione perché ci pare evidente il vuoto di progettualità del suo governo e le chiediamo a gran voce di tornare con urgenza sui suoi passi" scrivono i promotori. "Noi ci vergogniamo della decisione sua e dei 74 enti locali, ci vergogniamo di fronte ai barconi carichi di esseri umani, tra cui molti bambini, che hanno annegato i loro sogni nel cimitero del Mediterraneo: quelle persone non scappavano solo dalla miseria come i nostri nonni, ma anche dalle bombe che l’Occidente opulento e democratico vende ai loro governi" si legge ancora nel testo dell’iniziativa.