In attesa di definire chi potrà stare in maggioranza o passare in minoranza con il nome di Progetto Civico Progressista il Consiglio regionale si ferma. Non sono bastate, infatti, le riunioni della Commissione regolamento, dell’Ufficio di presidenza e del gruppo di Pcp a dirimere la questione. La seduta, prima sospesa, viene nel pomeriggio interrotta per essere, quindi, riconvocata lunedì 25 ottobre quando i consiglieri si ritroveranno per approvare i disegni di legge all’ordine del giorno.
In mattinata era stato il Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin a riportare le decisioni del gruppo: “Il capogruppo di Pcp rappresenta i sette consiglieri al momento, le questioni del regolamento verranno affrontate in seguito anche perché la dichiarazione politica è arrivata solo oggi”.
Parole contestate dall’aula. “Il gruppo è una componente del consiglio regionale, non può esistere che stia in maggioranza e minoranza” evidenzia.. Paolo Sammaritani annunciando la volontà di interrompere i lavori del Consiglio se non si manifesta la soluzione. “Un gruppo che non sa se è ancora un gruppo non può incidere su tutto il Consiglio regionale” aggiunge Stefano Aggravi.
“Fuori da quest’aula c’è gente che aspetta delle risposte e dietro l’angolo c’è un bilancio regionale, non si possono mettere in campo idiozie di questo tipo” sbotta Mauro Baccega di Pour l’Autonomie.
“Finito questo consiglio si risolverà la questione – ribadisce Andrea Padovani di Pcp – che per gli effetti di questo consiglio non sposta nulla”. Parole condivise da Chiara Minelli: “E’ ovvio che dovrà essere affrontato il problema della denominazione del gruppo consiliare, ma non è una questione che si può dirimere in un quarto d’ora”.
Va all’attacco Aurelio Marguerettaz. “Minelli e Guichardaz sono in minoranza perché sono incapaci di governare. Fate parte del partito del No perché o si fa come volete voi oppure si ribalta il tavolo, ma così non è politica, ma compromesso.” Nicoletta Spelgatti invita invece “tutto il gruppo a prendere una decisione, perché le responsabilità sono di tutti e sette, anzi dal mio punto di vista quelle più grandi le hanno i cinque che non hanno rispettato le indicazioni della base”.
Lega e Pour l’Autonomie “Una giornata sprecata”
La decisione di rinviare i lavori del Consiglio Valle a lunedì 25 ottobre risulta indigesta ai gruppi di opposizione.
“Rimaniamo molto più esterrefatti dallo svolgimento della seduta odierna del Consiglio regionale, le cui attività sono state bloccate a causa dei dissidi interni alle sinistre e alla maggioranza tutta. – scrivono in una nota Lega Vda e Pour l’Autonomie – Dissidi che, oltre ad aver fatto perdere una giornata in cui potevano essere date risposte ai valdostani, impediscono il funzionamento dell’intera assise regionale nonché la validità dei provvedimenti amministrativi che la comunità attende”.
In vista del Consiglio straordinario della prossima settimana, i due gruppi consiliare auspicano “che gli interessati facciano finalmente chiarezza cosicché il Consiglio, nonché le relative Commissioni, possano tornare a operare regolarmente e si possa tornare a lavorare seriamente per il bene della nostra Regione”.