Rafforzare la collaborazione e puntare sui giovani: firmata un’intesa tra la Valle d’Aosta e l’Alta Savoia

L'obiettivo è di lavorare insieme su diversi fronti, dalla scuola al turismo, dalla cultura alla francofonia. La firma al Pavillon della funivia Skyway di Courmayeur. Testolin rilancia il raddoppio del tunnel del Monte Bianco.
firma intesa Valle d'Aosta Alta Savoia
Politica

Rafforzare la collaborazione transfrontaliera su vari fronti – dal turismo alla scuola, dalla cultura allo sviluppo sostenibile, fino alla francofonia – puntando sui giovani.  Al cospetto del Monte Bianco, al Pavillon della funivia Skyway di Courmayeur, la Regione Valle d’Aosta e il dipartimento dell’Alta Savoia hanno sottoscritto questa mattina, venerdì 24 gennaio, un’intesa per intensificare il lavoro a quattro mani sui progetti comuni, a partire da alcuni scambi tra gli studenti valdostani e savoiardi. Ieri, la firma del documento, che rientra nel quadro del Tratta del Quirinale, a Saint-Gervais, in Francia.

“Ci sarà un futuro se i territori capiranno l’importanza di lavorare insieme”, dice il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, che coglie l’occasione per rilanciare il tema del raddoppio del tunnel del Monte Bianco, tra Francia e Italia. “Non possiamo più fare a meno di avere il tunnel aperto 12 mesi all’anno e l’unico modo è di rilanciare la costruzione della doppia canna – dice -. È un investimento che dobbiamo portare avanti con forza, entusiasmo, passione e l’idea che è indispensabile per le nostre comunità“.

Anche il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota, tocca il tema del tunnel. “Ci sono anche molte chiusure notturne in alta stagione e questo crea dei problemi per chi arriva a Ginevra e vuole venire a Courmayeur. Molte persone scelgono delle altre destinazioni”. A questo proposito, per il sindaco, “bisogna andare sempre di più verso un’unica destinazione Monte Bianco. Lavorare tutti insieme ci porterà a dei buoni risultati”.

Lo scambio di doni tra il presidente della Regione Valle d'Aosta Renzo Testolin e il presidente dell'Alta Savoia Martial Saddier
Lo scambio di doni tra il presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin e il presidente dell’Alta Savoia Martial Saddier

A ricordare il legame storico che unisce la Valle d’Aosta e l’Alta Savoia è l’assessore regionale agli Affari europei, Luciano Caveri. “I valdostani e savoiardi si sono trovati divisi nel 1860 per una scelta geopolitica – ricorda -. Oggi abbiamo la possibilità di cooperare al di là degli Stati, la Francia da un lato e l’Italia dall’altro, grazie all’Unione europea e alla cooperazione transfrontaliera. Lavoriamo insieme sui progetti Interreg e su delle nuove strade che non sono solo europee. Così abbiamo iniziato a scrivere il testo di questa intesa.  È un punto di partenza per riprendere un cammino antico che deve essere modernizzato e deve tenere conto dei giovani che non conoscono la nostra comune storia millenaria”.

Per Martial Saddier, presidente del Consiglio dipartimentale dell’Alta Savoia, si tratta di “rafforzare una cooperazione che esiste già”. E spiega: “Siamo vicini, c’è il tunnel del Monte Bianco, ma molti componenti della delegazione dell’Alta Savoia non erano mai stati sulla funivia Skyway prima di oggi. Questo significa che non c’è ancora abbastanza scambio. Questa collaborazione deve permettere all’Alta Savoia di godere meglio della forza e dell’immagine della Valle d’Aosta e viceversa”. È lui ad annunciare degli scambi tra gli studenti dell’Alta Savoia e della Valle d’Aosta. “Sono i giovani il futuro della cooperazione”, conclude.

Le delegazioni della Valle d'Aosta e dell'Alta Savoia a Punta Helbronner
Le delegazioni della Valle d’Aosta e dell’Alta Savoia a Punta Helbronner

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