“Una grande vittoria che favorisce l’inclusione e garantisce la libertà di esercitare il proprio diritto di voto a tuttə, senza obbligare le persone trans* senza documenti rettificati a fare coming out forzati e trovarsi in situazioni di disagio profondo, che in precedenza le portavano a non andare a votare”. Così Arcigay Valle d’Aosta Queer Vda commenta l’introduzione per il referendum confermativo del 10 agosto delle file ai seggi divise per iniziale del cognome anziché per genere.
“Per la prima volta è stato applicato il DL. 72/25, in occasione del referendum confermativo per la legge elettorale regionale della Valle d’Aosta. – esulta l’Associazione – A tutti i seggi della regione sono stati forniti i registri divisi alfabeticamente, dalla A alla L e dalla M alla Z, invece che per generi binari M e F”.
7 risposte
Che idiozia politicamente corretta!! Bravi.
Il politicamente corretto ha distrutto la sinistra e rischia di distruggere tutto cio a cui si avvicina. È una sciagura.
Confermo quanto detto da Osvaldo, mi auguro che alle prossime elezioni si ritorni al vecchio sistema, se ci sono stati intoppi per questa elezione a cui hanno partecipato pochi elettori figuriamoci a quelle regionali/comunali!
Non tornerà il vecchio sistema signora Elisabetta, la malattia arcobaleno ormai è troppo diffusa, fa tendenza, porta consenso e, contemporaneamente, fa danni. Ormai è diventata patologica la necessità di negare e superare l’esistenza dei generi, a partire dall’orribile stupro della lingua italiana con l’utilizzo di termini come “sindaca”, “ministra”, “assessora” e simili, come se appartenere a un genere fosse motivo di vergogna. Io a questo punto dovrei esigere di essere chiamato “geometro” e il dottore della mia nipotina dovrebbe essere un “pediatro” e quello di mia suocera un “geriatro”. Tra asterischi, pride, carriera alias, orrori linguistici e tutto il resto la nostra società ha contratto un’infezione per la quale ogni cura viene considerata un atto discriminatorio mentre ogni punto di riferimento etico e culturale sta andando in pezzi. Continueremo ad avere ai seggi questa nuova configurazione ma vedrà che il peggio deve ancora venire e ciò che oggi ci urta tra non molto ci sembrerà poca cosa.
La cosa più stupida che si potesse fare, chi faceva parte del seggio sa che si sono formate delle code perché c’erano magari tre o quattro persone col cognome compreso dalla A alla L e nessuno dalla M alla Z,la prossima volta ci andassero i componenti di Arcigay a fare gli scrutatori!
Eh sì, col mondo del lavoro in crisi, con gli affitti alle stelle, con la sanità su cui conviene stendere il famoso velo pietoso, con la scuola da rifare completamente e con tutti gli altri problemi che affliggono la nostra società, questa della modifica delle liste elettorali è proprio una grande conquista, proprio da esultare, eh signur… povera Italia.
Ora si che il mondo é migliore (quando la sinistra capirà che le priorità dovrebbero essere ben altre e non cavalcare queste modo solo per recuperare tutti i voti persi fra i lavoratori…beh non sarà mai troppo tardi)