"Attraverso un apposito stanziamento del Cipe tutti i progetti che sono stati presentati saranno finanziati entro il 2017". L'annuncio del Premier Matteo Renzi, intervenuto ieri a Bari, all'Assemblea Anci porta una ventata di ottimismo su piazza Chanoux. 121 sono stati i progetti arrivati sul bando statale di riqualificazione delle periferie per un importo totale di 2,1 miliardi. Dodici i milioni chiesti da Aosta, che si sommano ad altri 6 già finanziati da varie leggi regionali, per dare gambe a quattordici interventi.
"Aspettiamo di avere tutti i dettagli ma ieri il Premier è stato abbastanza chiaro nel dire che l’intenzione del Governo è di voler finanziare tutti i progetti" sottolinea il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, rientrato ieri sera dal capoluogo pugliese. "Eravamo convinti che i 500 milioni sarebbero stati distribuiti fra tutti i richiedenti e quindi per noi sarebbe già stato tanto ottenere 1/2 milioni di euro. Se verrà finanziato tutto il progetto sarà come avere un "Aosta Capitale" in una botta sola".
Il progetto dell'Amministrazione comunale denominato "Aosta recupera la propria identità" prevede 1.062.145 euro per i lavori di realizzazione di orti per anziani in Via Voison. Oltre agli orti, che occuperanno 10mila mq, è prevista l'attivazione di servizi complementari, parcheggi e giochi. 2.232.000 euro, invece, è il costo individuato per l'intervento di rifacimento delle reti tecnologiche e della pavimentazione nel centro storico della Frazione di Arpuilles, riprendendo anche il collegamento con la Strada dei Salassi; mentre 2.319.296,00 euro andrebbero ai lavori di sistemazione viabile di Piazza Manzetti con l'inserimento – progetto annoso per Aosta – di una rotonda alla francese di fronte alla stazione ferroviaria. A tal proposito si collega un progetto di riqualificazione della stazione stessa da parte Rfi per la ridefinizione del sottopassaggio ferroviario (che dovrebbe vedere la realizzazione di rampe per i disabili e le biciclette) per bypassare l'attraversamento pedonale di via Carrel e ricollegarsi con l'uscita in superficie presso la stazione dei bus.
In progetto c'è anche il nuovo tratto stradale tra Via lavoratori vittime del Col du Mont e Via Page a sud della Palestra del Quartiere Dora, per un importo pari a3.850.528,60 euro, per liberare Quartiere Dora dai pesanti flussi di traffico e che permetterebbe al Comune di collegarsi con le piste ciclabili dell'Unité des Communes Mont-Émilius.
La realizzazione di un impianto di cogenerazione per il polo sportivo polifunzionale in Reg. Tzambarlet (900mila euro) e la riqualificazione del complesso sportivo di Montfleury (2.353.870,88 euro) arrivano invece dall'apertura del bando all'iniziativa di privati.
Altro obiettivo della giunta è la messa in sicurezza delle frazioni collinari di Aosta: dall'intervento di ripristino della vasca di irrigazione di Excenex e la realizzazione della rete di distribuzione (694.500mila euro) per disincentivare l'uso di acqua potabile per l'irrigazione; al ripristino di impluvio di Gotrau (775mila euro); alla realizzazione di una fognatura bianca e reti tecnologiche in Regione Bioula (1 milione 825mila euro); fino al compimento del parcheggio pubblico di Excenex, con annessa autorimessa interrata (821.547,44 euro) e della rete gas gpl nelle frazioni di Arpuilles, Entrebin e Excenex” (698mila euro). Nel solco del recupero dell'identità aostana 250mila euro sono stati individuati per coinvolgere il Servizio civile con “giovani che cerchino i luoghi più degradati, legati agli interventi in progetto, per rivitalizzare l'identità storica di Aosta”, animando i quartieri all'insegna della loro storia e puntando sulla realizzazione di installazioni artistiche con materiali di riuso, pièce teatrali e “story telling”. Due infine gli studi di fattibilità presentati, per un ammontare di 170mila richiesti, che coinvolgeranno via Saint-Martin-de Corléans per creare un percorso di valorizzazione del quartiere ed un inserimento 'armonico' dell'Area Megalitica finalmente (parzialmente) aperta; e la sistemazione dello snodo tra via Clavalité e Corso Ivrea per liberare pian piano il centro storico dalle auto intercettando i flussi automobilistici per indirizzarli verso le zone di parcheggio piuttosto che verso l'Arco d'Augusto.