Report sul riparto del Fondo Sanitario Nazionale, l’Assessore Marzi fa chiarezza sui numeri

"La Regione autonoma Valle d’Aosta autofinanzia il proprio servizio sanitario attraverso il bilancio regionale" ricorda Marzi "la tabella annuale di riparto del Fondo Sanitario Nazionale include, solo a titolo figurativo, anche le regioni autonome come la Valle d’Aosta".
L'assessore alla Sanità Carlo Marzi
Politica

“Quando si parla di sanità, soprattutto in una realtà autonoma come la Valle d’Aosta, i numeri devono essere letti con attenzione e, soprattutto, contestualizzati. Diversamente, il rischio di generare confusione è altissimo.” Così l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali, Carlo Marzi, interviene per fare chiarezza in merito alle recenti dichiarazioni sui dati del riparto del Fondo Sanitario Nazionale per il 2024. Il sottosegretario Alessandro Morelli aveva spiegato come il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile aveva deliberato di destinare. circa 260 milioni alla Valle d’Aosta.

Secondo l’Assessore, i dati pubblicati nel report non sono corretti, poiché la Regione autonoma Valle d’Aosta autofinanzia il proprio servizio sanitario attraverso il bilancio regionale. I fondi citati, infatti, sono tratti dalla tabella annuale di riparto del Fondo Sanitario Nazionale, che include, solo a titolo figurativo, anche le regioni autonome come la Valle d’Aosta, le quali, a differenza di quelle ordinarie, non ricevono trasferimenti diretti per la sanità.

Per il 2024, il trasferimento regionale complessivo destinato all’unica Azienda Usl della Valle d’Aosta ammonta a 320.927.921 euro, ben oltre i 260 milioni riportati nel documento. La legge regionale di bilancio, recentemente approvata dal Consiglio regionale, ha già definito una stabilità finanziaria per il prossimo triennio. Per gli anni successivi al 2024, infatti, il finanziamento è stato fissato in cifre che crescono ulteriormente, garantendo un aumento complessivo di quasi 20 milioni di euro per ciascuna annualità.

“La Valle d’Aosta è una realtà autonoma, con una gestione sanitaria che si basa su specificità riconosciute dallo Statuto speciale. Utilizzare dati nazionali senza contestualizzarli alla nostra regione significa fornire una rappresentazione distorta della realtà.  – evidenzia Marzi – Questo non aiuta né chi opera nel settore sanitario né chi, come i cittadini, ha diritto a informazioni chiare e precise.”

L’Assessore ha poi espresso perplessità sul comportamento di alcuni rappresentanti locali, che spesso avallano e diffondono interpretazioni fuorvianti dei dati. Una dinamica che, secondo Marzi, non solo confonde ulteriormente un tema già complesso, ma rischia anche di alimentare un’inutile competizione tra regioni italiane, senza apportare alcun beneficio concreto.

“Se è comprensibile che alcuni partiti nazionali possano non avere la sensibilità necessaria per comprendere a fondo il valore della nostra autonomia, resta difficile giustificare il fatto che alcuni rappresentanti locali si prestino a diffondere questa ‘torre di Babele’ di dati fuorvianti. La sanità è un tema troppo serio per essere affrontato con superficialità.”

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