Il dato positivo c’è, ed è anche piuttosto noto: la raccolta differenziata del Comune di Aosta, ad un anno esatto dall’inserimento della frazione organica, del multimateriale plastico, dei Punti Tecnologici di raccolta nel centro storico e del porta a porta per gli esercizi commerciali è cresciuta notevolmente. Raggiunta – e superata – la fatidica soglia del 65% (65,36, con punte del 66,8 a giugno) prevista dalla legge (nei primi 5 mesi del 2015 la percentuale aostana era ferma al 44,13%, quella annua al 56) non è però tutto oro quel che luccica.
I controlli sulla raccolta differenziata dei rifiuti nelle aree condominiali, snocciolati stamattina durante l’Osservatorio comunale dei rifiuti, hanno fornito dati ondivaghi, a tratti anche allarmanti dai quali emergono cittadini del capoluogo tutt’altro che virtuosi.
Dai circa 500 condomini censiti, infatti, emerge che il 42,5% differenzia correttamente mentre il 57,5 presenta irregolarità, il 33,2% delle quali anche molto gravi. Nello specifico in oltre il 90% dei casi ci sono anomalie sui rifiuti indifferenziati, per il 63,3% gravi. Cartellino rosso anche riguardo l’organico: il 72% dei controlli ha dato esito estremamente negativo, con l’errore diffuso di utilizzare sacchetti di plastica per il conferimento. Non bene la raccolta del vetro, con un 60% di anomalie dovute anche qui all’utilizzo di sacchetti di plastica o al conferimento – non più previsto – delle lattine in alluminio. Resta positiva la raccolta della carta (regolare per il 64,5%) e il multimateriale (76%).
Non si fa in tempo a ‘gioire’ per il raggiungimento del 65% di raccolta differenziati, che ecco spuntare il primo grattacapo: “La legislazione continua a cambiare – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Delio Donzel – ed un decreto di fine maggio 2016 del ministro Galletti indica che nell’indifferenziata verranno conteggiati anche i rifiuti da spazzamento delle strade, il che rischia di ridurre la percentuale. Abbiamo pensato però di compensare facendo rientrare nel conteggio anche compostaggio domestico”. Provvedimento che, facendo il conto approssimativo, potrebbe togliere ad Aosta un paio di punti percentuali sulla differenziata, rischiando così di incappare in qualche sanzione.
Nuovo appalto, ecco il Direttore dell’esecuzione del Contratto
Tra le novità che verranno introdotte dall’amministrazione comunale, anche per favorire un controllo maggiore, ci sarà la figura del Direttore dell’esecuzione del Contratto: “Una figura fondamentale – sempre Donzel – anche in funzione della nuova gara, e un appalto da 6 milioni di euro l’anno non può non avere Direttore dell’esecuzione. Dall’ultimo appalto sono state introdotte molte normative che necessitano diversi ragionamenti, anche per fornirci gli elementi per bandire una gara, e non possiamo pretendere che venga fatto tutto da uffici comunali”.
Non mancano le perplessità. Secondo Paolo Gino di Valle Virtuosa “300mila euro l’anno per controllare cosa fa la ditta Quendoz per tutta la durata appalto sembra un’esagerazione, il controllo può essere fatto dagli organi preposti”. Sulla stessa direttrice anche Carola Carpinello de L’Altra Valle d’Aosta per la quale “Sarebbe più opportuno, invece, potenziare gli Uffici comunali per i controlli”.
Passaggio da tassa a tariffa, nessun passo avanti
Nessuna novità, invece, sul possibile passaggio da tassa a tariffa riguardo i rifiuti, tasto sul quale invece batte Carpinello: “Bisogna aumentare raccolta differenziata comunque, e allora che fare? Non può essere sempre colpa dei cittadini se non si raggiungono gli obiettivi, ed in altre realtà si riesce. Il porta a porta senza la tariffa puntuale non funziona, aumenta solo i costi, mentre chi differenzia bene deve poter pagare di meno. Si confligge, come al solito, con la Regione. Il ‘tavolo tecnico’ per passare da tassa a tariffa quanto ci mette a prendere una decisione?”.
Notizia sconfortante: mentre la Regione si arrovella sul tema della tariffazione il Comune di Aosta, a questo tavolo tecnico, non è neppure presente.