Rifiuti: Valle Virtuosa, nuovo scontro con Alpe e Roscio: “Scarsa incisività di azione politica”
Alpe – Valle Virtuosa, secondo round. Continua lo scontro tra l’associazione ambientalista e il “Galletto”, che dall’idillio sono passati ormai agli strali reciproci.
Valle Virtuosa infatti, dopo i recenti scambi di “cortesie”, torna a puntare il dito sull’ex Assessore alle Attività Produttive – durante il Governo Marquis – Fabrizio Roscio, che dell’associazione, al suo esordio, fu anche Presidente: “Ci dispiace davvero che chi ha condiviso con noi un pezzo di strada – scrivono dai lidi ambientalisti –, opportunisticamente o meno, oggi lo possiamo dire, faccia lo ‘scarica barile’ per giustificare la scarsa incisività della propria azione politica. Sette mesi di governo sarebbero stati sufficienti per interventi importanti predicati per anni: introdurre la raccolta dell’organico, rimuovere i raccoglitori stradali per sostituirli gradualmente con il ‘porta a porta’, promuovere concretamente le Ecolo-Fêtes (dall’Assessore Rifiuti Zero ci aspettavamo una crociata contro la plastica usa e getta!)”.
Ad Alpe, che sulle critiche relative alla gestione della discarica parlava di “illazioni al limite della querela”, Valle Virtuosa risponde con fermezza: “Non abbiamo paura di querele perché quello che affermiamo è inconfutabile: le scelte operate negli anni dai tanti governi che si sono succeduti in Valle d’Aosta, hanno sempre tentato di mettere delle toppe ad un sistema di raccolta, gestione e smaltimento che ormai fa acqua da tutte le parti. Lo spauracchio dell’emergenza è sempre stato usato per giustificare ‘soluzioni di comodo’ che dimostrano chiaramente la mancanza di una visione lungimirante verso ‘Rifiuti Zero’.
Questo almeno bisogna avere il coraggio di dirlo”.
Un altro modo di immaginare la gestione dei rifiuti c’è, secondo Valle Virtuosa, che cita gli esempi di Contarina e Fiemme Servizi che “esponenti di alcuni partiti oggi al governo, avevano portato in Valle d’Aosta per illustrare un sistema ‘pubblico’ di raccolta e di trattamento di rifiuti, elogiandone l’efficacia e l’economicità”.
Sistema che è rimasto un “esempio” solo a parole, secondo l’associazione ambientalista, che chiude all’attacco, e non solo nei confronti di Alpe: “Basta quindi nascondersi dietro le emergenze o l’impossibilità di introdurre un sistema serio, trasparente, efficace ed economico di gestione dei rifiuti. La Regione in primis, e a seguire Unités e Comuni , ognuno per il proprio ambito di competenza, devono dare risposte concrete ai cittadini, e perché no ai turisti, che dal canto loro si sforzano per destreggiarsi tra cestini, Ptr, bidoni stradali, seminterrati, sacchetti arancioni, contenitori dell’organico, campane e chi più ne ha più ne metta”.