Dopo la chiamata al dialogo del Presidente della Regione Fosson, anche Emily Rini, dallo scranno della Presidenza del Consiglio regionale, si appella – nel suo discorso di fine anno – ad un richiamo a “serrare i ranghi”.
“Ritroviamo il nostro spirito di unità, il sentimento di solidarietà, la condivisione nel nome di quel cambiamento che tutti noi vogliamo vedere. Non per non essere più quello che siamo, ma per divenire quello che non siamo ancora. Tutto è cambiamento. E il cambiamento parte da noi. Come singoli cittadini e come comunità”.
Unità per allontanarsi dalle “divisioni” politiche che hanno caratterizzato queste ultime stagioni in piazza Deffeyes: “Ci lasciamo alle spalle un anno particolarmente impegnativo, a cavallo tra due Legislature del Consiglio Valle – prosegue Rini –, durante il quale hanno prevalso le logiche della divisione a scapito di un’unità che è invece sempre più invocata dai valdostani. Un’unità, che non deve essere pensiero unico, bensì unità nella diversità e nel pluralismo”.
Atteggiamento che, secondo la Presidente dell’assemblea, deve partire dall’aula: “Dal canto nostro ce la metteremo tutta e io cercherò di essere il garante della nuova azione che si è data il Consiglio Valle – chiude Rini –. Un’azione volta al confronto serio e costruttivo, nel rispetto del ruolo di ogni forza politica e nella ricerca di una sintesi tra le opinioni diverse. Perché la politica è conciliazione, è venirsi incontro. La buona politica non è polemica fine a se stessa, ma presuppone ascolto, confronto e decisioni concrete”.