Rollandin: “Restiamo uniti, parlano di elezioni solo per farci paura”

"Se vogliono cercare di formare un nuovo governo che trovino i numeri, e poi lo votino, secondo le regole. Altrimenti si inizi a pensare a un confronto concreto, come viene chiesto dalla comunità" ha aggiunto Pastoret al Conseil Fédéral.
Augusto Rollandin durante la conferenza stampa
Politica

L’Auditorium di Quart, gremito di gente, ha accolto questa sera la seconda riunione del Conseil Fédéral dell’Union Valdôtaine nell’arco di una settimana. Al tavolo, insieme al Presidente Augusto Rollandin e alla guida dell’Uv, Ennio Pastoret, c’era anche il Senatore Albert Lanièce e uno dei due vice-presidenti, Cristina Galassi. Tra il pubblico invece c’era anche l’ex capogruppo Ego Perron, mentre ovviamente non si è visto Leonardo La Torre, così come anche Emily Rini, assente giustificata per impegni istituzionali all’estero. Il primo a prendere la parola è stato proprio Ennio Pastoret, che ha subito ribadito la posizione esplicitata in settimana, ripercorrendo i fatti dell’ultima settimana e replicando subito al secco "no" ricevuto ieri dalle forze di opposizione.

“Malgrado le apparenze – ha spiegato Pastoret – qualcosa comincia a muoversi. Oggi sappiamo ad esempio che loro non possono essere l’alternativa. Lo sappiamo dopo le recenti dichiarazioni del Movimento 5 Stelle che hanno iniziato a smarcarsi: per distruggere sono in 17, per costruire solo in 15".E poi, sono partite le prime stoccate. "Non rinunciamo comunque alla possibilità di dialogare con coloro i quali avranno la volontà di sottrarsi al giogo di chi vorrebbe imporre in Valle d’Aosta una sorta di dinastia". E ancora: "Negli ultimi mesi abbiamo assistito a falsità, bugie, che hanno portato ad una deformazione della realtà, come nel caso del mio presunto appello alle armi. Ci fanno la morale ma sotto sotto cospirano, tramano. Se l’avesse fatto qualcuno di noi sarebbe stato additato come “golpista”. Capiamo che qualcuno abbia la bava alla bocca ma questi comportamenti sono inaccettabili. Come fanno a parlare di democrazia, quando si sono impossessati del salone di Palazzo regionale per un comizio mascherato da conferenza stampa?".

Sulla possibilità di vedere nascere a breve una nuova maggioranza Pastoret è scettico: "Se vogliono cercare di formare un nuovo governo che trovino i numeri, e poi lo votino, ma secondo le regole. Se i numeri non ci sono, se ne prenda atto, e si inizi a pensare ad un confronto concreto, come viene chiesto dalla comunità. Il consiglio convocato per lunedì si svolgerà probabilmente come l’ultimo, con la minoranza che lascerà l’aula: la Giunta andrà comunque avanti, fino a quando non ci sarò una reale alternativa. L’unica maggioranza, per ora, è quella votata lo scorso anno".

Rollandin: “Nessuno vuole andare a elezioni, vogliono solo farci paura”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’intervento del Presidente Rollandin. “La Giunta è al lavoro per dare delle risposte alla gente – ha esordito – concentrandosi su questioni aperte come quella dei cantieri forestali, le riforme, la ferrovia e anche sul patto di stabilità 2014, di cui abbiamo già presentato una bozza”. Insomma, la Giunta non si ferma. “Siamo al lavoro per espletare il mandato che ci ha dato il popolo e non il Consiglio come sostiene qualcuno”, ha continuato Rollandin. “Altrimenti sarebbe la paralisi nell’attesa che si presenti una soluzione: siamo disponibili a passare la mano quando ci sarà una nuova maggioranza, ma i numeri sono i numeri. Se è difficile per noi figuriamoci per loro. Credo che in realtà nessuno voglia andare alle elezioni, è un passaggio molto difficile, qualcuno usa questa ipotesi per farci paura”. E poi, l’appello finale a tutti i presenti e non "Cerchiamo di restare uniti, ma anche tolleranti con noi stessi, parliamoci, confrontiamoci. E’ un momento che dobbiamo superare insieme".

“Ora sappiamo chi era il franco tiratore”
Durante il dibattito, breve e piuttosto disteso, qualcuno si è alzato in mezzo alla sala e ha chiesto ironicamente, riferendosi a La Torre: “Dov’è il 18 consigliere?” A versare altra benzina sul fuoco ci ha poi pensato Aldo Cottino: “Il responsabile, il franco tiratore è uscito allo scoperto, vista la sua assenza in Consiglio. E’ ovvio che di certe persone non ci si può fidare. Anche la Stella Alpina, per la verità, non sta dimostrando di meritare grande fiducia”. Diversa la posizione del sindaco di Quart, Jean Barocco che difende gli alleati: “Cerchiamo di lavorare in maniera costruttiva, leale come credo stiano facendo anche loro e dimostrano di fare nei nostri Comuni”.

Il Conseil rinnova la fiducia a Rollandin
Infine il Consiglio ha approvato all’unanimità una risoluzione che di fatto ribadisce la “fiducia al Presidente della Giunta e al Governo”, impegnando tutta e maggioranza e gli eletti “a continuare il lavoro a servizio della collettività” e a “dialogare con le forze politiche che vorranno uscire dall’attuale fase di stallo”.
 

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