Chi questa mattina si aspettava scintille dall’intervento di Augusto Rollandin al congresso dell’Union Valdôtaine di Pont-Saint-Martin, sarà rimasto deluso. Il Presidente della Regione ha messo subito le mani avanti dichiarando di voler “rimanere in tema” con l’argomento proposto dall’evento (“Quelle autonomie dans quel état?”), inoltrandosi in una riflessione sui rapporti stato-regione, sulla falsa riga di quanto già detto dal Senatore Fosson in precedenza. “Negli ultimi tempi è stato un attacco continuo, trasversale, verso le regioni a Statuto speciale, per spazzarci via, per annientarci”, ha spiegato Rollandin. “Non è mai stata una questione di diritto quanto di privilegio”.
I tagli operati dallo Stato, secondo Rollandin, sono devastanti per gli effetti che hanno anche sul bilancio regionale: “I trasferimenti statali sono scesi dell’11% nel 2011, del 32% nel 2012 e scenderanno ancora nel 2013 e nel 2014 (-38% e -40%). Il problema più grande, comunque, rimane il patto di stabilità che limita fortemente non solo la Regione ma anche i Comuni. Le difficoltà che abbiamo nel pagare imprese e fornitori non derivano da una mancanza di soldi, ma dall’impossibilità di spenderli. Non solo: non possiamo più immaginare grandi opere, speriamo piuttosto di riuscire a terminare quelle già iniziate. Senza soldi l’autonomia è una trappola”.
Rollandin si è poi soffermato sulla spending review e l’applicazione dell’articolo 19, entrando nel merito della riforma degli enti locali e auspicando “una soluzione accettabile per tutti, che rispetti i principi della legge nazionale e soprattutto che si adatti alle nostre esigenze locali”. Convenzioni o Unioni di Comuni? “E’ un falso problema, quello del pro e contro i Comuni: credo che l’ideale sia trovare il modo di lavorare per il loro bene, di aiutare le comunità locali e sostenere quello che è il vero capitale della nostra Regione”.