Baccega batte colpo, la Lega VdA risponde. Oggetto del contendere i 38,8 milioni di euro che lo Stato chiede alla Regione per la mobilità sanitaria, emersi in conferenza stampa di Giunta venerdì scorso.
L’Assessore alla Sanità, ai giornalisti, aveva detto: “Avevamo salutato favorevolmente certi annunci che dicevano che le partite con lo Stato erano tutte chiuse. In realtà non lo erano”.
Dichiarazioni che, stando alla Lega, non rispondono al vero: “I 38,8 milioni di euro richiesti, relativi al periodo compreso tra il 1997 e il 2004 – scrive il Carroccio nostrano –, non sono dovuti allo Stato bensì alle Regioni in quanto relativi al pagamento di prestazioni sanitarie eseguite fuori Valle”.
Ma non solo: “Per questa ragione pertanto la definizione delle modalità di pagamento dovrà essere stabilita in seno alla conferenza Stato/Regioni e proprio per questo motivo tali debiti non potevano far parte delle trattative condotte per addivenire all’Accordo con lo Stato concluso nel mese di novembre. Il problema che si pone oggi dunque è relativo non tanto alla definizione delle modalità di pagamento quanto alle cause e alle responsabilità del debito accumulato in questi anni”.
Mobilità sanitaria interregionale che, stando alla Lega, non è il vero motivo del ritardo nella variazione di bilancio di cui ha parlato l’Assessore. Anzi, per il movimento, la causa è da cercarsi da un lato nella “mancata approvazione della micro struttura organizzativa e all’attuale mancanza dei numeri della maggioranza in Consiglio regionale”, e dall’altro in un Esecutivo che “non ha idea di come strutturare la paventata manovra sull’IRAP relativa ai 4,8 milioni di euro inerenti la mancata manovra di defiscalizzazione dell’IRPEF a suo tempo proposta dal governo a guida Lega Vallée d’Aoste”.
Sui “problemi enormi” di risorse del governo, lamentati dal Presidente Fosson, la Lega aggiunge invece come “l’attuale consistenza del bilancio regionale rispecchi, oltre alle naturali necessità di spesa dell’apparato regionale, anni di mancata programmazione politica in senso futuro della spesa”.