Prosegue il nostro viaggio nelle tasche dei consiglieri regionali. Dopo avere soppesato la loro busta paga, osservando anche le voci che la compongono, ed avere esaminato da vicino la questione spinosa dei vitalizi, passiamo al capitolo successivo.
Quali benefici comporta la carica di consigliere (ma anche capogruppo, vicepresidente, assessore, presidente)?
In primo luogo, i consiglieri regionali hanno diritto a un rimborso chilometrico forfettario se abitano a più di 5 km da Aosta. Un consigliere “semplice” si fa rimborsare l’equivalente di 10 tragitti, un membro dell’ufficio di presidenza del consiglio o della giunta, un presidente di commissioni consiliari permanenti e un capogruppo consiliare invece 15. Il rimborso è pari ad un quarto del costo al litro della benzina verde (che ora come ora vale circa 1,6 euro/l) moltiplicato per i km di distanza dal capoluogo.
Immaginiamo un presidente di commissione, un assessore o un vicepresidente del consiglio che vivono a Issogne: per andare e venire da casa a palazzo Deffeyes ottiene un rimborso di 32 euro, che diventano 480 euro al mese, ovvero 5.760 euro all’anno. Se è un consigliere senza altre attribuzioni, prende invece 3.840 all’anno.
Il fattore fiducia è cruciale: poiché nel calcolo dei rimborsi viene presa per “buona” la residenza scritta sui documenti ufficiali, senza ulteriori controlli, se un consigliere vive stabilmente ad Aosta ma ha mantenuto la residenza ufficiale in un comune lontano, godrà comunque di questi benefici, a meno che non si premuri coscienziosamente di dichiarare dove vive realmente. Certo, qualche migliaio di euro in più all’anno possono non sembrare molti per chi ne percepisce più di 90 mila.
E le autostrade? Una viacard consente ai consiglieri di non pagare le tratte autostradali dentro e fuori Valle quando si spostano per motivi legati al loro mandato politico. Ma chi controlla se i membri dell’assemblea viaggiano per ragioni legate all’attività consiliare o per faccende personali? Ogni due mesi i 35 eletti sono tenuti a segnalare al Consiglio regionale i viaggi compiuti a titolo personale che saranno decurtati dallo stipendio del mese successivo. Ancora una volta, la fiducia è determinante, la responsabilità ricade interamente sul consigliere.
Infine, spostiamoci dall’asfalto alla neve. I comuni cittadini valdostani spendono, per sciare tutto l’inverno con la tessera stagionale della Siski, un migliaio di euro circa. I membri dell’assemblea possono acquistare lo stagionale a circa 180 euro. Anche i maestri di sci e le guide alpine usufruiscono di un analogo o anche maggiore sconto, motivato dal fatto che la loro professione si svolge sulle piste o quantomeno in montagna. Sconto o non sconto, però, le regole sono uguali per tutti: c’è stato chi in passato si è visto sequestrare lo stagionale, biglietto personale e non cedibile, perché lo aveva prestato ad altri, come è accaduto nel 2007 a Renato Praduroux, consigliere fino alla scorsa legislatura.