Società civile e partiti di opposizione contro l’apertura di una sezione valdostana di Casapound

Hanno lanciato un accorato appello alle istituzioni contro l'apertura in Valle d'Aosta di una sezione della organizzazione di estrema destra accusata di avere chiari riferimenti nell'ideologia mortifera del Fascismo.
Politica

La società civile valdostana e buona parte dei partiti e dei movimenti di opposizione si uniscono per lanciare un accorato appello contro l'apertura in Valle d'Aosta di una sezione di Casapound, l'organizzazione di estrema destra accusata di avere ha chiari riferimenti nell'ideologia mortifera del Fascismo, di proporre la riscrittura della Costituzione, di inneggiare a Mussolini e solidarizzare con l'ex terrorista nero
Luigi Ciavardini.

"Ci appelliamo alle istituzioni – si legge in una nota stampa – affinché garantiscano il rigoroso rispetto della legalità repubblicana, considerati i problemi all'ordine pubblico dovuti all'apertura in altre città di sedi di Casa Pound. Ci appelliamo a tutti coloro che si riconoscono nella Costituzione italiana e nello Statuto della Regione autonoma Valle d'Aosta, affinché si attivino per la difesa e la promozione dei valori e dei principi della democrazia e dell'antifascismo".

L'appello riporta le firme di numerosi partiti e associazioni valdostane: l'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta e a titolo individuale la partigiana Ida Desandré, l'Anpi, Arci, Acli, Legambiente, Partito della Rifondazione Comunista, Associazione Valdostana Loris Fortuna, Vallée d'Aoste Vive, Partito dei Comunisti Italiani, Movimento Verdi Alternativi, Giornalisti contro il razzismo, Comitato amici del Viale della Pace, Partito Democratico, Italia dei Valori, Renouveau Valdôtain, Arci-Gay, Sinistra Valdostana.

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