Sulla riforma del Titolo V ci sarà un Consiglio regionale straordinario

A prevederlo è una mozione approvata ieri all'unanimità dall'Assemblea regionale. Bocciata invece dalla maggioranza la mozione presentata dal gruppo Alpe sulle nomine nelle società partecipate.
Consiglio regionale
Politica

Sulla riforma del titolo V della Costituzione ci sarà un consiglio straordinario monotematico. A prevederlo è una mozione approvata ieri all’unanimità dall’Assemblea regionale. 

Tutti d’accordo ieri sull’avvio di un’indagine a livello regionale sui costi praticati dai maggiori istituti di credito, nonché da ogni altro soggetto erogante, per i POS. La mozione invita inoltre i parlamentari valdostani ad attivarsi con ogni strumento più opportuno al fine di indurre il Parlamento a modificare il provvedimento che, a partire dal 30 giugno 2014, impone alle attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi ad accettare taluni pagamenti elettronici per le transazioni superiori ai 30 euro e, in ogni caso, a procrastinarlo sino a quando i costi dei servizi POS non siano in linea con la media europea oltre che ad attivare un serio dialogo sulle modalità di pagamento, nonché sulle commissioni delle banche, che hanno peraltro recentemente ricevuto risorse pubbliche.

Bocciata invece dalla maggioranza la mozione presentata dal gruppo Alpe volta a impegnare il Presidente della Regione "a informare la Commissione competente sulle partecipate, condividendo i criteri e le scelte per la selezione dei candidati all’interno dei vari Consigli di Amministrazione in scadenza, prima che Finaosta proceda alle nomine." Il testo ha voluto il voto favorevole di Uvp, Pd-Sinistra Vda e di Alpe. Assente invece il Movimento 5 Stelle. 

A spiegare il  successivo voto di astensione della maggioranza è stato il Presidente della Regione, Rollandin: "Il tema della mozione così come è stato posto non lo condividiamo e chiediamo ai proponenti di ritirarla: condividiamo invece la necessità di modificare la gestione delle partecipate, non solo sulle nomine, ed è stato quindi avviato un percorso in seconda Commissione per la definizione di un testo di legge che le regolamenti in maniera differente."

Nell’illustrazione dei contenuti, la Chantal Certan di Alpe aveva sottolineato: "Riteniamo necessario che le scelte sui criteri per la selezione e la nomina dei vertici siano condivise con la Commissione consiliare proprio in una logica di lavoro collaborativo tra forze politiche. E l’ordine del giorno approvato oggi all’unanimità è complementare a questa mozione."

In chiusura dei lavori del Consiglio sono state bocciate anche una mozione sul piano di controllo dei corvidi che chiedeva una maggiore condivisione delle scelte e una risoluzione riguardante l’Euroregione Alpi-Mediterraneo, depositata in Aula del gruppo Alpe.

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