“Il tempo è scaduto, il tessuto economico-produttivo è in ginocchio e in attesa di risposte da troppo tempo. Risposte che, evidentemente, la dimezzata Giunta regionale non è in grado di fornire”. E’ quanto affermano in una nota i coordinamenti regionali di Forza Italia e Fratelli d’Italia in relazione alla notizia che il terzo pacchetto di misure anticrisi slitta al mese di giugno. Come comunicato ieri dal presidente della Regione, Renzo Testolin, alla II Commissione consiliare, lo slittamento è motivato dall’inserimento degli stanziamenti in materia di edilizia scolastica.
“I giorni passano, anzi passano le settimane, e la dimezzata Giunta regionale non è ancora riuscita a trovare il tempo per depositare il disegno di legge relativo al terzo provvedimento anticrisi per famiglie, imprese, lavoratori e comuni, nonostante l’annuncio in pompa magna di ormai una settimana fa. – sottolineano Forza Italia e Fratelli d’Italia – Un fatto grave, che per l’ennesima volta dimostra quali siano le reali priorità di coloro che governano attualmente la Valle d’Aosta, impegnati in questi giorni in audizioni parallele a quelle già effettuate dalla commissione allo scopo di promettere a chiunque interventi ad hoc se non addirittura ad personam, alla faccia di quei movimenti che, pur esprimendo il Presidente della Regione facente funzioni, hanno ancora il coraggio di invitare gli altri a mettere da parte gli interessi elettorali. Una ricerca spasmodica del consenso che si sta giocando sulla pelle di decine di migliaia di valdostani e del tessuto produttivo locale, costretti a elemosinare aiuti che in altre Regioni sono già sui conti correnti dei beneficiari.”
Secondo i coordinatori regionali dei due movimenti, Emily Rini e Alberto Zucchi: “Siamo in una situazione paradossale: chi governa ha annunciato a gran voce quanto contenuto nel terzo pacchetto di interventi, ma a oggi non ha depositato un bel niente, non permettendo così nemmeno la presentazione di proposte ed emendamenti al testo a chi come noi li ha già pronti, in un’ottica di collaborazione seria, concreta e costruttiva. Nel frattempo si ipotizza però la convocazione urgente del Consiglio regionale per correggere in corsa i pasticci contenuti nella seconda legge anticrisi del 17 aprile, che noi non abbiamo votato e che a oltre un mese dalla sua approvazione, ha visto poco o nulla finire nelle tasche di famiglie, piccoli commercianti, artigiani, ristoratori, lavoratori in cassa integrazione, partite Iva e lavoratori autonomi valdostani. Alla faccia della solita Giunta regionale dimezzata, che aveva annunciato per il 10 maggio l’attivazione di tutte le misure contenute nella legge 5/2020″.