Treni bimodali, l’impresa c’è ma rimane l’incertezza sui fondi statali

Si guarda alla svizzera Stadler che ha dato la disponibilità per un'aggiudicazione con una procedura concordata. Marguerettaz: "Siamo ora in attesa di sapere se possiamo disporre oltre il 31 dicembre di fondi statali (Ndr oltre 50 milioni di euro)".
Politica

“Siamo ora in attesa di sapere se possiamo disporre oltre il 31 dicembre di fondi statali (Ndr 50 milioni di euro), requisito fondamentale per andare avanti.” Cosi l’Assessore regionale ai Trasporti Aurelio Marguerettaz rispondendo ad un interrogazione del M5S sulla gara di appalto per i treni bimodali.

L’Assessore ha ricordato le diverse fasi della gara con l’esclusione in prima battuta per mancanza di documentazione della società spagnola Caf e della multinazionale Alston. La terza offerta della svizzera Stadler era invece difforme dalle prescrizioni tecniche di capitolato e non si è arrivati all’aggiudicazione agli elvetici. Quest’ultimi, come spiegato ancora da Marguerettaz, "si sono resi disponibili con lettera del 21 gennaio alla possibilità di aggiudicazione attraverso una procedura concordata". Affidamento legato però ora al mantenimento dei fondi statali. “La procedura concordata è possibile solo per chi ha dimostrato come la Stadler di avere i requisiti. – ha ricordato Marguerettaz –  Inoltre non ci dovranno essere delle modifiche sostanziali alle condizioni del capitolato.”

Nella replica Roberto Cognetta del M5S ha chiesto all’Assessore di procedere con una nuova gara “magari andando a modificare il capitolato sul quale sono emersi problemi tecnici come indicato dall’Assessore”.
 

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