Ucraina, l’Uv replica alla Lega Vda: “I sindaci non hanno bisogno di consigli”
“Il comportamento manifestato dai primi cittadini valdostani in ogni situazione di emergenza – non ultima la gestione della pandemia Covid19 – non ha bisogno di nessun “consiglio” da parte di alcuna forza politica, in quanto gli stessi hanno sempre dimostrato grande sensibilità umanitaria e straordinaria capacità di organizzazione”. A dirlo è l’Union Valdôtaine, replicando all’invito arrivato ieri dalla Lega Vda ai sindaci valdostani affinché diano disponibilità ad accogliere i profughi di guerra ucraini.
Tanto è vero, scrive il Mouvement, che ieri i sindaci guidati da un rappresentante del Celva hanno partecipato ad un tavolo di coordinamento regionale per l’emergenza convocato dal Presidente della regione, Erik Lavevaz. “L’Union Valdôtaine sa bene che i Sindaci dei nostri Comuni – conclude la nota – sono abituati a lavorare senza lanciare nessun proclama populista e senza aver bisogno di essere sollecitati da chiunque”.
L’invito della Lega VdA
Si rivolge ai sindaci valdostani la Lega Valle d’Aosta chiedendo loro di accogliere i profughi ucraini.
“Le immagini drammatiche che giungono dai Paesi confinanti con l’Ucraina mostrano in questi giorni numerose famiglie, donne, anziani e bambini indifesi, che scappano dalla guerra per cercare ospitalità negli altri Stati dell’Unione europea. – scrive in una nota il Carroccio ” Come ha sin da subito dichiarato Matteo Salvini, è assolutamente necessario offrire vicinanza e solidarietà alla popolazione ucraina. La Valle d’Aosta è, da sempre, una terra ospitale e siamo sicuri che potrà dimostrarlo anche in questa occasione”.
La Lega, ricorda, come “da sempre, ritiene che sia fondamentale sostenere l’accoglienza reale, quella che si occupa in maniera concreta delle persone in difficoltà e che è, evidentemente, cosa diversa rispetto al foraggiare il business dell’immigrazione clandestina, come certa retorica sostiene ormai da diversi anni”.