Mentre sta per chiudersi la corsa alle Elezioni europee 2024, con il silenzio elettorale alle porte e le urne quasi pronte – si vota domani, sabato 8, e domenica 9 giugno – il tema della “rappresentatività” valdostana all’Europarlamento torna al centro dell’attenzione.
In una nota, infatti, Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine – VdA Unie spiegano: “Abbiamo deciso di ribadire, e lo annunciamo non a caso alla fine della campagna elettorale delle Europee, l’incostituzionalità della vigente normativa sulle elezioni del Parlamento europeo”.
Motivo per il quale, “come gruppi consiliari abbiamo chiesto un parere al costituzionalista Giovanni Guzzetta” che ha “approfondito il tema della rappresentanza al Parlamento europeo della Valle d’Aosta”.
Nella legge in vigore e sin dal primo testo del 1979 – proseguono i gruppi consiliari – “si evidenzia una situazione di lesione dei diritti dei valdostani attraverso meccanismi che non ci tutelano affatto e creano un vulnus per la nostra comunità che va sanato”.
Una responsabilità dei governi
Per questa ragione “i gruppi consiliari segnaleranno ai movimenti politici, anche in vista della réunification ormai imminente, la necessità in sede giudiziaria di ribadire l’ingiustizia di cui la Valle d’Aosta è vittima, in assenza di meccanismi che consentano realisticamente l’elezione di un eurodeputato valdostano. Quanto per altro più volte proposto in Parlamento dai parlamentari valdostani e dal Consiglio Valle senza esito alcuno in 45 anni, per una responsabilità dei partiti nazionali succedutisi al governo”.
La soluzione trovata, quindi, è una: “Avvieremo perciò subito dopo il voto un percorso che ci auguriamo consenta alla Corte Costituzionale di esprimersi – chiude la nota –, assicurando alla Regione un pieno diritto di rappresentanza presso il Parlamento europeo”. In chiaro, si legge ancora: “Dove non è arrivato il Parlamento, speriamo arrivi la Corte costituzionale”
6 risposte
Per una che si può votare come gli altri italiani, con una scelta ampia e non il meno peggio della valle..il mondo non finisce a Pont, e non per forza devo sentirmi più rappresentata da qualcuno solo perché risiede in valle
L’Union e i suoi compagni di merende della réunion non hanno presentato un loro candidato per le Europee, per paura di contarsi, e adesso a un giorno dal voto cercano di boicottarlo con uscite del genere. Siete semplicemente degli inetti. Bevete di meno nelle crotte!
Luciano Caveri, quando andò a Strasburgo, alla fine si dimise pure. E adesso promuove ricorso alla Corte Costituzionale… Faccia da cuculo!
Ma perché i valdostani possono essere rappresentati soltanto dall’UV? Pìssade pì court, beuffons!
Cosi fanno ridere anche la Corte!
Svegliarsi prima no? È dal 1979 che la legge elettorale è così: cosa diamine hanno fatto gli autonomisti fino adesso? Dopo che Caveri era europarlamentare potevano fare il ricorso o trattare seriamente della questione con Roma. Invece nulla: ne parlano solo ora che c’è la Réunion? Intanto altri 5 anni senza un rappresentante valdostano riconosciuto da tutti il mondo politico regionale. Incompetenti: sono autonomista ma se i partiti del mondo autonomista sono così meglio vederli per i prossimi 20/30 anni all’opposizione con i partiti nazionali a spadroneggiare in Valle d’Aosta: poi vedi che sti autonomisti capiranno che dovranno darsi una mossa per essere più seri sull’autonomia invece di inseguire il becero populismo indipendentista simil Lega.