E’ stata dedicata in buona parte all’inserimento della Valle d’Aosta in zona rossa, la seconda giornata dei lavori del Consiglio Valle. Dopo le comunicazioni di questa mattina da parte del Presidente della Regione e il successivo dibattito, i 35 consiglieri hanno lavorato ad una risoluzione, poi approvata all’unanimità.
Il testo esprime rammarico per le scarse modalità di collaborazione Stato-Regione, per il mancato coinvolgimento della Regione nell’elaborazione dei dati trasmessi e per le confuse comunicazioni del provvedimento che hanno caratterizzato in particolare la giornata del 4 novembre.
La risoluzione impegna, quindi, il Presidente della Regione a presentare al Presidente del Consiglio dei Ministri e alla Conferenza Stato-Regioni la necessità di tenere conto della specificità del territorio valdostano, nell’applicazione delle misure di contenimento previste dal Dpcm. Inoltre il Consiglio Valle chiede al Presidente della Regione e all’Assessore alla sanità di riferire nella competente Commissione consiliare le modalità e il contenuto dei dati trasmessi ai fini della classificazione della Regione Valle d’Aosta. Già questa mattina l’Assessore Barmasse aveva ammesso i ritardi e i problemi nella trasmissione dei dati, problemi confermati nel pomeriggio dal Presidente dell’Iss Brusaferro.
Sempre in Commissione, questa volta in V, saranno chiamati a riferire i Parlamentari valdostani “per comprendere quali azioni abbiano intrapreso nell’interesse della comunità valdostana, nonché di condividere istanze da presentare al Parlamento italiano a sostegno della nostra regione sotto il profilo economico e sociale”.
Il Governo regionale viene infine impegnato a predisporre un’ordinanza utile alla corretta interpretazione delle disposizioni definite dal Dpcm adattando ove possibile le misure alla realtà regionale, mentre i Presidenti della quarta e quinta Commissione a presentare nella prima seduta utile del Consiglio regionale una proposta di legge per fornire un quadro normativo di riferimento, nelle attività sociali e economiche, a oggi non presente nel novero delle leggi regionali della Valle d’Aosta.