E’ “la spina nel fianco” della nostra regione: continuano a essere tanti i suicidi in Valle d’Aosta in rapporto alla popolazione. Nel 2023 i casi registrati sono stati 22, nel 2024 20 e nei primi mesi del 2025 sono già 3.
Dei 20 casi dello scorso anno, 17 hanno riguardato uomini e 3 donne. Sei persone avevano più di 65 anni, quattro tra i 50 e i 65 anni, due tra i 40 e i 50 anni, quattro tra i 30 e i 40 anni e altre quattro avevano meno di 30 anni. Undici di queste persone avevano avuto accesso ai servizi psichiatrici dell’Azienda Usl, ma cinque avevano successivamente interrotto i contatti.
I tre episodi avvenuti nel 2025, tutti nel mese di gennaio, hanno coinvolto un uomo over 65 e due donne – una tra i 50 e i 65 anni, l’altra con meno di 30 anni – tutte residenti in Valle d’Aosta. Solo una delle tre persone era stata presa in carico dai servizi psichiatrici tra il 2014 e il 2016, per poi interrompere le cure.
L’Assessore alla Sanità, Carlo Marzi, rispondendo ad una iniziativa di Pcp in Consiglio Valle, ha annunciato l’introduzione, a partire da febbraio, di un monitoraggio potenziato con contatti telefonici quotidiani per i pazienti dimessi dal reparto di psichiatria e per coloro seguiti dal Centro di salute mentale. È inoltre allo studio l’attivazione di un nuovo ambulatorio per le visite psichiatriche rivolte specificamente ai pazienti dimessi, al fine di garantire una presa in carico rapida e continuativa. “Questo servizio è importante perché riserverà un’attenzione particolare ai pazienti ricoverati per tentativi di suicidio”, ha sottolineato Marzi.
Dal 2022 la Regione ha avviato un piano di prevenzione che ha previsto la costituzione di un tavolo interistituzionale e l’organizzazione di corsi di formazione rivolti a circa 80 operatori dell’Usl, con la collaborazione dell’ospedale San Luigi di Torino. Un percorso formativo specifico è stato inoltre dedicato ai familiari delle vittime, guidato dal professor Diego De Leo, esperto internazionale in suicidologia.
Nell’ambito della prevenzione tra i giovani, l’Università della Valle d’Aosta – in sinergia con la Sovraintendenza agli studi, la Diocesi e le organizzazioni sportive – sta conducendo un progetto rivolto agli adolescenti tra i 12 e i 16 anni. Per il 2025 sono stati stanziati 100 mila euro, di cui 30 mila già destinati a una convenzione tra Regione e Ateneo per la realizzazione della “Ricerca-azione per la prevenzione del disagio e del rischio suicidario in adolescenza”.
Ulteriori interventi sono stati messi in campo su alcuni siti ritenuti particolarmente sensibili, come i ponti di Introd e di Avise. A Introd sono stati potenziati l’illuminazione e i sistemi di sorveglianza con rilevazione termica e allarmi automatici, collegati alla Centrale unica del soccorso. Sul ponte di Avise, già oggetto di protezioni installate nel 2022, è previsto per il 2024 l’avvio di un cantiere di risanamento strutturale da 3,4 milioni di euro, che includerà nuove barriere dissuasive.