Al Beauregard è stato attivato l’ambulatorio chirurgico per le iniezioni intravitreali
All’ospedale Beauregard di Aosta è stato attivato il nuovo ambulatorio chirurgico per le iniezioni intravitreali. Si tratta di una terapia essenziale per pazienti affetti da degenerazione maculare senile (AMD) – spiega una nota dell’Azienda Usl –, una patologia cronica molto diffusa, che rappresenta una delle principali cause di ipovisione nella popolazione di età superiore ai 55 anni. Si stima che vi siano circa 15.000 nuovi casi all’anno in Italia.
“Il servizio offerto dal nostro nuovo ambulatorio chirurgico permette ai pazienti di accedere ad un percorso ordinato, dedicato e studiato che si volge al di fuori del blocco operatorio consentendo un flusso di pazienti più snello, una miglior programmazione e la riduzione dei tempi di attesa – dice il dottor Luca Ventre, direttore della Struttura complessa di Oculistica –. Attualmente eroghiamo settimanalmente 50 prestazioni, garantendo tutti i controlli successivi”.
“Per i pazienti affetti da questa tipologia di maculopatia – aggiunge – le iniezioni intravitreali sono fondamentali perché al momento rappresentano l’unica forma di terapia in grado di garantire la conservazione o la riduzione della perdita visiva”.
Il paziente viene prenotato dopo la visita specialistica in ospedale o la visualizzazione da remoto di esami diagnostici come la Tomografia ottica – OCT, provenienti dal territorio (Centro ambulatoriale di Donnas). Il trattamento viene somministrato nell’arco dei giorni immediatamente successivi all’interno dell’ambulatorio chirurgico dove l’oculista ed il personale sanitario possono operare in sterilità. I farmaci vengono iniettati all’interno dell’occhio nell’umore vitreo. Si utilizzano antiangiogenici che inibiscono la proliferazione dei nuovi vasi sanguigni della retina.
“I farmaci disponibili per la terapia della degenerazione maculare senile – chiude il dottor Ventre – comprendono tutti quelli ad oggi approvati ed in commercio, al fine di garantire il trattamento migliore e più specifico per il paziente, così da arrivare al regime terapeutico personalizzato efficace per la stabilizzazione della patologia”.