Cgil: il “fuggi fuggi” dalla sanità? Non è solo un problema economico

A dirlo è Pietro Trovero, Segretario regionale del comparto Sanità del sindacato: "L'accertamento della prova di francese è un ulteriore ostacolo. Bisognerebbe rivedere la pregiudiziale per tutto il comparto, quindi anche Oss e infermieri”.
Cgil Aosta
Sanità

“Il ‘fuggi fuggi’ di medici dalla Valle? È da anni che come Funzione Pubblica sottolineiamo che  le cose  non vanno come dovrebbero. D’accordo con quello che ‘denuncia’ l’Ordine dei medici della Valle d’Aosta, ma c’è anche altro da aggiungere”.

A dirlo è Pietro Trovero, Segretario regionale del comparto Sanità della Cgil, che aggiunge come il sindacato “da tempo sostiene le accalorate affermazioni dei medici”, tenendo però a fare delle specifiche.

“L’argomento del ‘fuggi fuggi’ di medici dalla nostra regione, sicuramente non è solo una mera questione economica – prosegue Trovero -, infatti c’è un altro aspetto su cui poniamo l’attenzione da tempo: l’accertamento della prova di francese. Da sempre sosteniamo, infatti, che l’esame di francese è un ulteriore ostacolo. Ecco perché molti medici decidono di non restare in Valle”.

Infatti, spiega sempre il segretario, “è incomprensibile il motivo per cui se un medico passa il concorso per evidenti capacità, poi debba essere fermato per il non superamento della lingua francese. Ed è da anni che lo ripetiamo. Inoltre questo aspetto non vale solo per i medici, bisognerebbe rivedere la pregiudiziale dell’esame di francese per tutto il comparto, quindi anche Oss e infermieri”.

Anche perché, chiude Trovero, è “naturale che un medico o un infermiere o un Oss capace e competente scelga più per una questione di crescita professionale che remunerativa di svolgere la propria professione fuori Valle, piuttosto che in una regione dove le scelte di una certa politica vanno spesso a discapito delle professionalità. È anche (soprattutto) per questo che la sanità valdostana ha avuto negli ultimi anni un calo in termini di attrattività, che va a incidere purtroppo anche nella qualità. La pandemia, purtroppo, ha fatto emergere in questo ultimo periodo tutte le debolezze del sistema sanitario”. 

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