È stato siglato un accordo integrativo contro la carenza di medici di base

L'accordo - siglato dall'Assessorato della Sanità ed il Comitato regionale dei medici di medicina generale - si pone gli obiettivi di incentivare i medici a restare a lavorare in regione, attirarne di nuovi, anche incrementando il massimale, identificare le zone disagiate.
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Sanità

È stato ieri, martedì 25 ottobre, tra l’Assessorato della Sanità ed il Comitato regionale dei medici di medicina generale un Accordo integrativo regionale per mettere in atto ulteriori azioni per garantire ai cittadini i servizi del medico di assistenza primaria alla luce delle carenze di personale medico che si stanno verificando, in Valle d’Aosta, come nel resto Italia, e che – spiega una nota – “rendono difficoltoso garantire la scelta del medico da parte dei cittadini a seguito i trasferimenti, dimissioni o decesso dei medici ivi operanti”.

Nel dettaglio, l’Accordo si pone diversi obiettivi:

  • da un lato incentivare i medici che già operano in Valle d’Aosta a continuare a lavorare nella regione e dall’altro fare in modo che nuovi medici scelgano di venire ad avviare la propria attività sul nostro territorio, introducendo riconoscimenti economici negli ambiti di carenza, anche incrementando il massimale di ciascun medico;
  • aggiornare le vigenti disposizioni, risalenti ormai al 1997, sull’identificazione delle zone disagiate e disagiatissime in Valle d’Aosta, per promuovere l’attività più capillare possibile di ambulatori di medici del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta soprattutto nei comuni montani più difficilmente raggiungibili ed a bassa densità abitativa.

“Siamo molto soddisfatti dell’importante risultato raggiunto ieri, per il quale ringrazio l’Azienda Usl ed i rappresentanti delle sigle sindacali dei medici di medicina generale che hanno dimostrato grande senso di responsabilità nei confronti dei cittadini valdostani – spiega l’assessore Roberto Barmasse , poiché questo è il primo di una serie di atti che abbiamo in predisposizione ed intendiamo realizzare per un reale potenziamento della sanità territoriale, in linea con gli impegni che mi sono preso personalmente”.

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