Lunedì scorso, 15 novembre, nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale Parini, è stata eseguita, per la prima volta in Valle d’Aosta, una procedura di Elettrofisiologia Interventistica su un uomo di 71 anni.
“Abbiamo eseguito un’ablazione transcatetere di una tachiaritmia atriale incessante refrattaria alla terapia farmacologica – spiega il Direttore della Struttura complessa, il dottor Paolo Scacciatella –. La procedura ha avuto un successo completo ed il paziente è stato dimesso nella giornata di ieri”.
Procedura – si legge in una nota Usl – stata eseguita dal dottor Marcello Giudice, Elettrofisiologo, coadiuvato dalla dottoressa Bruna Catuzzo.
L’équipe multidisciplinare si è avvalsa dell’assistenza anestesiologica del direttore del DERA, il dottor Luca Montagnani. L’assistenza tecnica ed infermieristica è stata invece affidata agli infermieri Rina Gemelli e Lucia Forgione e al tecnico sanitario di radiologia medica Cinzia Villan.
Ospite, come tutor della procedura di elettrofisiologia interventistica, il dottor Gaetano Senatore, direttore della Cardiologia dell’Ospedale di Ciriè ed elettrofisiologo di riferimento nazionale, che collaborerà attivamente per lo sviluppo futuro del programma.
“Questa procedura, condotta per la prima volta in Valle d’Aosta, rappresenta l’inizio di un programma di elettrofisiologia interventistica che sarà sviluppato gradualmente e compatibilmente con gli aspetti clinici ed organizzativi correlati alla pandemia Covid – aggiunge Scacciatella –, e che una volta a regime consentirà ai pazienti valdostani di evitare trasferte fuori regione per poter accedere a questa tipologia di cure ad alta complessità”.
“Si tratta di un traguardo ed al tempo stesso di un punto di partenza importante, innanzitutto perché da oggi per questo tipo di trattamento, per il quale i valdostani dovevano ricorrere ad ospedali di altre regioni, sarà disponibile una cura di eccellenza in Valle, ma anche perché rappresenta una tappa di un percorso di sviluppo più ampio delle attività della cardiologia del Parini – spiega il Commissario dell’Azienda, il dottor Massimo Uberti –. Si tratta, inoltre, di una ulteriore qualificazione professionale che contribuirà a rendere il nostro ospedale più attrattivo per i professionisti della sanità”.