Dal 1° luglio sarà possibile accedere al test gratuito del Dna fetale

A comunicarlo l’Assessorato alla Sanità e l'Usl. Si tratta di uno screening innovativo, non invasivo, che analizza il Dna fetale presente nel plasma materno per prevedere con grande attendibilità eventuali anomalie dei cromosomi.
Test del Dna fetale
Sanità

Dal 1° luglio sarà possibile accedere al Test del Dna fetale non invasivo (NIPT-Non Invasive Prenatal Test), inserito dalla Valle d’Aosta nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) aggiuntivi e offerto gratuitamente alle future mamme, entro la 15ª settimana di gestazione, residenti nella regione.

A comunicarlo l’Assessorato alla Sanità e l’Azienda Usl. Si tratta di uno screening innovativo, non invasivo, che analizza il Dna fetale presente nel plasma materno. Con un semplice prelievo di sangue, l’esame consente di prevedere con grande attendibilità alcune anomalie dei cromosomi già dalla decima settimana di gestazione, in particolare la trisomia 21 (sindrome di Down) e le trisomie 18 (sindrome di Edwards) e 13 (sindrome di Patau).

Il servizio verrà effettuato all’ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia del Beauregard, al piano -1, ogni lunedì e giovedì feriale. Le prenotazioni si effettuano tramite Cup con l’impegnativa rossa del medico specialista o del medico di famiglia.

“La nostra scelta assistenziale permette di garantire a tutte le mamme di tutte le fasce sociali e di reddito di poter accedere ad uno screening di alto livello per verificare la salute del feto – spiega il direttore della Struttura di Ostetricia e Ginecologia Livio Leo –. Questo è un altro importante tassello che si inserisce, perfezionando, il Percorso Nascita della nostra Regione di recente realizzazione”.

“Nel 2021 il Consiglio Superiore di Sanità ha pubblicato delle raccomandazioni con la finalità di implementare a livello nazionale il test cfDna/Nipt, proponendone l’inserimento nei Lea – aggiunge il medico –. Ancora oggi questo test è offerto quasi ovunque in forma privatistica con costi molto elevati a carico delle famiglie e una non sempre adeguata consulenza genetica pre-test. La nostra Regione è la prima in Italia ad averla inserita in forma estensiva senza limitazioni o iniziali progetti pilota: il test non solo riduce sensibilmente il ricorso a pratiche invasive, ma limita molto la situazione di ansia e paura per madri e padri in attesa di conoscere i risultati”.

“Per questo abbiamo voluto informare le famiglie e dotarle di uno strumento che permetta loro di vivere una gravidanza più serena – chiude Leo –. La donna/coppia riceverà una consulenza pre-test grazie ai punti di accesso del Territorio della Valle, dove le ostetriche territoriali e i ginecologi ospedalieri operano congiuntamente, per ottenere i chiarimenti necessari a maturare una scelta informata sull’opportunità di sottoporsi allo screening superando la disparità di accesso da parte delle gestanti”.

Soddisfatto anche l’assessore alla Sanità Carlo Marzi: “Come promesso e deliberato lo scorso mese di febbraio, insieme all’Azienda Usl attiviamo il Test prenatale, che è totalmente gratuito per tutte le donne in stato di gravidanza residenti in Valle d’Aosta, indipendentemente dall’età – ha detto –. Questo test, indolore e non invasivo, attraverso un prelievo di sangue permette di analizzare i campioni con altissima efficacia e di rendere disponibili i risultati dell’esame entro pochi giorni dal prelievo. La nostra regione assume a carico del proprio bilancio l’intera spesa, e con l’introduzione gratuita di questo test si pone all’avanguardia in campo nazionale nell’offerta di esami prenatali”.

Il test è proposto nell’ambito dei controlli prenatali ed effettuato, alle donne che lo desiderano, intorno alla dodicesima settimana di gestazione, indipendentemente dall’età e dai fattori di rischio della donna.

La delibera regionale prevede che il Nipt venga fatto in concomitanza al test combinato (ecografia e prelievo di sangue), fatta eccezione ad inizio attivazione del servizio per le donne che hanno già effettuato il test combinato e vogliono effettuare solo il Nipt a completamento dell’iter di screening prenatale.

Slitta alla seconda metà di aprile il test gratuito del Dna fetale

3 aprile 2024

L’Ospedale Beauregard
L’Ospedale Beauregard

Bisognerà attendere ancora alcune settimane per poter usufruire in Valle d’Aosta della gratuità sul test del Dna fetale. Chi in questi giorni ha chiamato il Cup per prenotare l’esame, inserito a febbraio dalla Giunta regionale nei livelli essenziali di assistenza aggiuntivi regionali e che doveva partire dal 1° aprile, si è sentito rispondere che nessuna comunicazione era stata ancora data per l’avvio del servizio.

A spiegare i ritardi è l’Usl. In particolare lo slittamento nell’attivazione del servizio, fanno sapere dall’azienda sanitaria, è dovuto alle tempistiche del bando di gara e in particolare ai controlli puntuali da eseguire. Ieri sono state aperte le buste con la documentazione amministrativa, mentre a breve gli uffici procederanno con l’apertura delle offerte economiche. A seguire arriverà l’affidamento del servizio, che secondo le stime, sarà operativo nella seconda metà di aprile.

La Valle d’Aosta introduce la gratuità sul test del Dna fetale

5 febbraio 2024

È un esame non invasivo, indolore, che permette di comprendere attraverso un semplice prelievo di sangue della mamma in attesa, il rischio che il feto sia affetto da anomalie cromosomiche. In Valle d’Aosta il test del Dna fetale (NIPT test) diventa gratuito per tutte le donne residenti, indipendentemente dall’età e da fattori di rischio.

La Giunta regionale l’ha inserito, dando attuazione ad un ordine del giorno di Forza Italia VdA approvato con il Defr, nei livelli essenziali di assistenza aggiuntivi regionali. La spesa annua stimata è 220 mila e 500 euro. 

“Oggi circa un quarto delle donne in gravidanza si sottopone ad amniocentesi  – ha evidenziato l’Assessore alla Sanità Carlo Marzi – che essendo un esame invasivo è più pericoloso per il feto.”

Altri test prenatali eseguiti oggi e non invasivi portano a dei falsi positivi, mentre il test del Dna fetale è in grado di rilevare con alta precisione, pari al 90%, le principali anomalie cromosomiche. “Risultato atteso è di abbassare il ricorso a esami invasivi, costosi e pericolosi per il feto”.

Il test potrà essere eseguito a partire dal 1° di aprile. 

Una risposta

  1. Forse andava ricordato che la proposta era stata avanzata quasi un anno fa con una mozione presentata in Consiglio Regionale del 27 ottobre 2023.
    Incredibile ritardo doveva essere sottolineato o titolato.

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