Massimo Uberti si è dimesso da direttore generale dell’Usl, incarico che ricopriva da quattro anni. La lettera con le dimissioni formali è stata consegnata venerdì 26 settembre 2025 al presidente Renzo Testolin e all’assessore alla Sanità Carlo Marzi, alla vigilia delle elezioni regionali.
Si tratta di una scelta irrituale, considerando che il mandato sarebbe scaduto nel novembre 2026. A spiegare le motivazioni è lo stesso Uberti nella missiva inviata ai vertici della Regione:
“Ritengo corretto che la nuova Giunta debba poter procedere alla scelta di un Direttore Generale all’inizio del Suo mandato, senza ereditare contratti di lavoro di lunga durata.”
La nomina del Direttore generale è basata sulla fiducia reciproca tra il dirigente e la Giunta, elemento essenziale per garantire continuità e portare avanti i cambiamenti avviati nell’azienda sanitaria. Per questo motivo, Uberti, prossimo alla pensione, ha deciso di lasciare alla nuova Giunta la responsabilità di valutare se confermare la sua nomina o scegliere un nuovo direttore.
Uberti ricorda l’impegno chiestogli al momento della proroga biennale dell’incarico, di garantire la propria presenza almeno fino alle elezioni regionali, “onde evitare una nomina pluriennale ad una Giunta a meno di un anno dalla cessazione del mandato elettorale”. Proprio in base a questa disponibilità Uberti ha scelto di dimettersi, consegnando la lettera alla vigilia delle elezioni “per non dare appigli ad alcuna speculazione pretestuosa, evitando sia strumentalizzazioni da campagna elettorale, se fossero state comunicate prima, sia, se ritardate, di un possibile seppur gratuito collegamento all’esito della tornata elettorale.”
Uberti rimarrà in carica fino al 31 dicembre, così da consentire alla nuova Giunta di avviare eventualmente le procedure selettive e di arrivare a una nuova nomina.
“Per queste ragioni dichiaro da subito la disponibilità, su eventuale richiesta regionale, ad anticipare o posticipare l’effettiva decorrenza delle dimissioni in funzione dei tempi tecnici della nuova nomina. La recente pubblicazione del nuovo elenco nazionale degli idonei al ruolo di Direttore Generale della ASR consente la scelta tra un maggior numero di candidati, sia interni alla struttura, se prevalesse la volontà di dare continuità al lavoro, sia esterni, se si propendesse per una linea di discontinuità rispetto al passato.”
La nuova Giunta regionale potrà ora valutare se richiedere a Uberti di ritirare le dimissioni.

4 risposte
Trovatemi un altro paese dove la politica , come una piovra, mette le mani su tutto. Secondo voi nella vicine Francia e Svizzera i vertici della sanità pubblica a livello locale vengono nominati dalla politica?
Quindi un incarico così importante e di alto livello viene deciso a livello politico ? la competenza e la professionalità in campo medico poco c’ entrano ? si tratta quindi di una mera distribuzione di “poltrone ” ?
chiedo…
La maggior parte degli incarichi apicali sono fiduciari. Se si fosse informato un po di più avrebbe saputo che c’è un elenco nazione da cui attingere per la nomina del direttore generale.
Ma perdindirindina!
Una persona di una simile correttezza non e facile da trovare.
Ho sempre anelato incontrare persone simili al fine di trarre beneficio dalla loro vicinanza nella speranza di emulare le loro gesta.
Certo, si potrebbe anche trattare di strategia estrema al fine di catturare il benvolere di tutti.
Ma francamente, di persone che mettono a rischio tutto per ottenere quello che hanno già non ne conosco.
Tenetelo stretto.