“Indire adesso nuovi concorsi un po’ per tutte le specialità mediche è una misura necessaria per tentare di contrastare il “fuggi fuggi” dal Presidio Ospedaliero ma, sia ben chiaro, da sola si è già dimostrata insufficiente se non associata a significative incentivazioni professionali ed economiche sia per chi al momento è ancora rimasto in Valle sia per chi vorrà venire”. Il segretario dell’Anaao Assomed Valle d’Aosta, Riccardo Brachet Contul, commenta così la notizia dei 23 concorsi per 47 dirigenti medici che l’Usl si appresta a bandire. Procedure sollecitate dai sindacati nei mesi scorsi, “allarmati dalla situazione creatasi, che ha costretto già da mesi il ricorso sistematico da parte di diversi reparti e servizi ai medici a gettone mediante le cooperative, senza l’evidente possibilità di garantire la continuità assistenziale di cui hanno bisogno i cittadini che afferiscono al presidio ospedaliero”.
Concorsi, che però, ricorda l’Anaao Assomed Valle d’Aosta sono incerti negli esiti. “Negli ultimi anni tutti i concorsi espletati sono andati praticamente deserti...o quasi: e perché? I motivi sono diversi e ben noti … così come le responsabilità”. Oltre all’ostacolo del bilinguismo, il sindacato evidenzia come Francia, Svizzera ma anche le regioni italiane limitrofe siano più attrattive “in termini di carriera, di condizioni lavorative e stipendiali rispetto alla situazione presente da anni in Valle; infatti il nostro ospedale continua solo a svuotarsi di medici e dirigenti sanitari”.
Per questo, secondo il segretario dell’Anaao Assomed Brachet Contul, bisogna intervenire quanto prima. “Negli ultimi mesi sono stati ottenuti con l’azienda USL alcuni accordi relativamente al periodo Covid e i contatti con il nuovo assessore sono finalmente costanti. Infatti sono in corso confronti serrati e si sta lavorando tutti, finalmente, con il comune intento di iniziare a salvare il salvabile e magari, nei prossimi mesi, invertire il processo di default in corso. Ora servono più che mai i fatti ed entro il mese di settembre Anaao attende la stipula dei primi importanti accordi con la direzione aziendale e il nuovo commissario Usl nel segno della tanto citata attratività, in attesa di ulteriori e cospicui investimenti e manovre anche da parte dell’intero governo regionale per il 2022″.
Se non si affronterà, infatti, il problema della fuga del personale, non si potrà intervenire sulle liste di attesa ambulatoriali e chirurgiche, “contrastando così il ricorso sempre più massiccio da parte dei cittadini valdostani alle cure fuori regione”.
Altre criticità a cui la politica deve rispondere sono infine, secondo il sindacato, “i posti letto ospedalieri in dotazione assolutamente insufficienti,” “un nuovo e capiente e moderno ospedale”, “servono più infermieri”, “la sanità territoriale deve assorbire e gestire meglio i pazienti cronici e quelli dimessi (che invece restano ricoverati più giorni per carenza di assistenza e ricettività sul territorio) mediante una riorganizzazione non più ospedalo-centrica”.