Valle d’Aosta e Piemonte rafforzano la collaborazione per le emergenze sanitarie

Gli accordi riguardano il Piano di Rete regionale cardiologica per l’emergenza e la Rete regionale trauma, e regolamentano l’integrazione tra la sanità valdostana e le strutture piemontesi per l’emergenza cardiochirurgica e il trattamento del trauma maggiore.
Sanità

La Valle d’Aosta rafforza la collaborazione con il Piemonte per migliorare la gestione delle emergenze cardiologiche e dei traumi maggiori. La Giunta regionale ha approvato due nuovi accordi con l’obiettivo di ottimizzare i tempi di intervento e garantire una presa in carico tempestiva ed efficace dei pazienti.

Gli accordi riguardano il Piano di Rete regionale cardiologica per l’emergenza e la Rete regionale trauma, e regolamentano l’integrazione tra la sanità valdostana e le strutture piemontesi per l’emergenza cardiochirurgica e il trattamento del trauma maggiore.

“Le collaborazioni tra le regioni sono fondamentali per intervenire rapidamente sul territorio”, sottolinea l’Assessore alla Sanità, Carlo Marzi. “La rapidità di intervento è cruciale per garantire le migliori possibilità di guarigione in caso di problemi cardiologici o traumi. Abbiamo lavorato sin dal nostro insediamento per migliorare i tempi di soccorso, potenziando i trasporti con ambulanze e il servizio di elisoccorso, che ora opera con successo anche di notte”.

Gli accordi danno attuazione a quanto previsto dal DM 70/2015, che disciplina l’assistenza ospedaliera, e consolidano la cooperazione avviata tra Valle d’Aosta e Piemonte nel 2017 per la gestione integrata dei percorsi assistenziali. “Con l’Assessore Riboldi del Piemonte abbiamo condiviso l’importanza di formalizzare queste collaborazioni tecnico-cliniche e di estenderle in futuro ad altre patologie tempo-dipendenti”, conclude Marzi.

 

3 risposte

  1. Perché non collaborare anche per fare venire da Torino degli specialisti 2 volte a settimana e farli visitare tutto il giorno nell’ambulatorio del nostro ospedale, così da abbattere le liste di attesa come per esempio dermatologia che ha liste lunghe più di un anno, logicamente pagandoli anche profumatamente e non obbligare i valdostani ad andare fuori valle a curarsi o andare dai privati.

  2. Ma quindi la collaborazione con l’ospedale di Sallanches è stata un flop? Come ampiamente previsto peraltro.

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