La scuola di Montjovet ha un nuovo volto. A metà settembre si è concluso il restyling dell’edificio scolastico che ospita primaria e infanzia.
Un ambiente rinnovato grazie al colore, al dipinto di una bambina impegnata a leggere un libro, che completa la scritta “École de Montjovet”, e ai nuovi giochi nel cortile esterno.
“Nel corso dell’estate abbiamo ritinteggiato le mura esterne e la tromba delle scale interne, oltre all’esecuzione di alcuni interventi sulle grondaie”, racconta il Sindaco di Montjovet Jean-Christophe Nigra. “È stato rifatto anche tutto il parco giochi della scuola primaria”.
L’intervento, che ammonta a 236 mila euro, è stato finanziato con fondi regionali. “È il terzo anno – aggiunge il Sindaco – che il Comune di Montjovet utilizza i fondi messi a disposizione dalla Regione per l’edilizia scolastica degli immobili di competenza degli enti locali. L’anno scorso abbiamo fatto degli interventi sulla messa in sicurezza dei controsoffitti e la manutenzione straordinaria degli intonaci (per 150 mila euro), mentre l’anno prima ancora le operazioni di adeguamento alle norme antincendio (per 105 mila euro)”. Senza dimenticare, il rifacimento della pavimentazione del parco giochi con erba sintetica e l’acquisto di giochi, arredi e materiale didattico.
I lavori, avviati in estate e conclusi per l’inizio dell’anno scolastico, hanno interessato l’intera struttura che conta circa 90 iscritti tra bambini e bambine di infanzia e primaria. La sede scolastica è ormai l’unica presente a Montjovet, da quando è stata chiusa la scuola di Ruelle.
“Dare una rinfrescata ogni tanto non è solo una questione estetica, ma, soprattutto all’interno, di pulizia e igiene” precisa il primo cittadino. E aggiunge “fa piacere che a livello regionale ci sia una programmazione che permette di attingere a questi fondi per intervenire sugli edifici di competenza dei comuni, edifici importanti come la scuola. Oltre all’estetica, che passa in secondo piano come importanza, c’è un discorso legato alla sicurezza. Non saremmo mai riusciti a fare i lavori senza l’aiuto di questi fondi”.