Dispersione scolastica, 3 milioni di euro dal Pnrr alle scuole valdostane

Alcune delle 24 istituzioni scolastiche valdostane hanno già avviato corsi di recupero nonché attività di tutoring e mentoring e iniziative pomeridiane in collaborazione con le famiglie.
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Scuola

Ammonta a 2.949.777 euro la cifra complessivamente stanziata dal Piano nazionale di resistenza e resilienza alle scuole della Valle d’Aosta e finalizzata a mettere in campo azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica. L’investimento straordinario, parte del totale dei 500 milioni elargito in tutta la Penisola, è destinato alle istituzioni scolastiche secondarie di primo e secondo grado e prevede una doppia linea strategica orientata al recupero degli apprendimenti e alla creazione di nuovi ambienti didattici.

Il finanziamento

Il primo indirizzo di finanziamento è basato sugli esiti delle prove Invalsi di italiano, inglese e matematica svolte dagli studenti delle scuole medie e delle scuole superiori valdostane all’inizio del mese di aprile.

“Saranno a breve avviati progetti di recupero degli apprendimenti destinati ai ragazzi più fragili quali attività di tutoring e mentoring pomeridiane in collaborazione con le famiglie – spiega la Sovrintendente agli studi, Marina Fey -. Dopo aver caricato i propri programmi sulla piattaforma ministeriale Futura, soltanto tre secondarie di primo grado non hanno ottenuto direttamente i fondi, ma, grazie a un lavoro di rete con altre scuole del territorio, sono in procinto di organizzare iniziative comuni”.’

Il secondo obiettivo dello stanziamento del Pnrr concerne la creazione di nuovi ambienti di apprendimento tramite l’acquisto di strumenti, attrezzature e tecnologie che facilitino didattica cooperativa, a distanza o laboratoriale.

“In questo caso, tutte le 24 scuole pubbliche valdostane, 18 delle quali di base e 6 delle quali superiori, hanno ottenuto i fondi – prosegue Fey -. Parallelamente, la nostra Sovrintendenza prevede di adottare misure diaccompagnamento formativo dei docenti verso forme di insegnamento più inclusive che, superando l’approccio trasmissivo, adottino metodologie e approcci più efficaci adatti agli ambienti moderni e innovativi in prossima creazione”.

Dai nuovi laboratori ai corsi di recupero

Tra le secondarie di secondo grado della Valle d’Aosta, spicca per la quota di finanziamento concessa – poco più di 246 mila euro – l’Istituto tecnico e professionale regionale Corrado Gex di Aosta.

“La prima delle 3 linee di intervento totali previste, “Next Generation Classroom”, prevede di creare ambienti di apprendimento innovativi – spiega la dirigente Patrizia Bongiovanni -. Oltre alla sistemazione dei nostri vecchi laboratori informatici grazie a nuova strumentazione e alla trasformazione di uno di essi in laboratorio linguistico, pensiamo di completare la dotazione di Smart Board prima acquistate con fondi propri, e provenienti dalle “classes de neige”, in tutte le nostre 23 classi”.

L’azione due, denominata “Next Generation Labs” punta invece al rifacimento di un intero laboratorio di elettronica ed elettrotecnica con disposizione di tipo circolare delle diverse stazioni di officina, alcune delle quali orientate a professioni del futuro e adibite alla messa in opera di colonnine di ricarica e impianti a fune.

“La “Missione 4” del Pnrr comprende un’importante parte motivazionale dedicata alle prime e alle seconde e una parte destinata agli alunni che, abbandonato un qualsivoglia percorso, desiderano successivamente esservi reinseriti – dichiara ancora Bongiovanni -. Sempre nelle prime due classi sono previste azioni di recupero delle conoscenze di base, interventi e conferenze anche per i genitori e potenziamento di attività extrascolastiche come teatro, musica e danza”.

Le tempistiche di attuazione sono dettate alle scuole direttamente dal Ministero: entro il 30 di giugno esse sono chiamate a presentare gli appalti dei progetti “Next Generation”, mentre tutte le altre iniziative devono chiudersi non più tardi del 31 dicembre del 2024.

“Attualmente stiamo già svolgendo i corsi di recupero con fondi nostri, mentre i finanziamenti ottenuti verranno sfruttati soltanto dal prossimo settembre ma anche per l’anno scolastico 2024/2025 – specifica Bongiovanni -. Il grosso di questo tipo di attività viene praticato nel primo periodo sino al mese di dicembre per permettere ai ragazzi di prime e seconde di riallinearsi ai propri coetanei”.

Motivazione e tecnologia

Una seconda ampia fetta di fondi è stata destinata al Liceo delle scienze umane e scientifico Regina Maria Adelaide di Aosta, ripartita in 249 mila euro destinati a prevenire l’abbandono per 301 studenti, 124 mila euro destinati al progetto “Next Generation Labs” e 120 mila euro destinati al progetto “Next Generation Classroom” spalmato su 16 classi.

“Abbiamo ipotizzato percorsi individuali di mentoring e orientamento con il sostegno dei docenti, di uno psicologo per incrementare la motivazione degli allievi e aiutarli nella gestione dell’ansia e di un tutor dell’apprendimento che suggerisca loro il corretto metodo di studio – racconta il dirigente Francesco Fazari -. Quanto al potenziamento delle competenze di base, terremo un corso della durata di 6 ore circa su metodo di studio e motivazione per tutte le classi prime e laboratori co-curricolari quali per esempio scrittura creativa, mindfulness e yoga”.

Ma il liceo aostano punta anche alla digitalizzazione dei propri spazi di apprendimento, che passerà attraverso l’acquisto di monitor multimediali per i laboratori di biologia, chimica, fisica e scienze nonché di 13 microscopi digitali, 13 schede arduino con kit per attività di elettrotecnica e 13 computer portatili dotati di software di geolocalizzazione.

“Doteremo il nostro laboratorio di informatica, attualmente sito nella biblioteca, di monitor multimediali su 27 postazioni fisse con computer di ultima generazione, peraltro attrezzate con visori VR per attività sulla realtà virtuale e aumentata – prosegue Fazari -. Quanto al “Next Generation Classroom”, allestiremo 2 aule tematiche dotate di apposita strumentazione laboratoriale e assegneremo a 14 classi prime e seconde monitor, banchi e postazioni mobili e computer portatili per lezioni di cooperative learning”.

Stem e lingue

Tra le scuole secondarie di primo grado, quella che ha ottenuto il finanziamento maggiore è stata l’istituzione scolastica Valdigne Mont Blanc di Morgex, che potrà stanziare quasi 165 mila euro a favore di una serie di progetti ancora in fase di definizione.

“Pur essendo ancora fermi alla fase di elaborazione del nostro programma e pur non avendo ancora alcune iniziativa in calendario, stiamo ipotizzando alcuni incontri con i team di esperti prossimamente incaricati di portare avanti le attività di mentoring e potenziamento delle discipline base dei ragazzi – anticipa la dirigente Mikaela Bois, annunciando anche laboratori vari in organizzazione durante l’estate nonché alcuni approfondimenti in collaborazione con le famiglie -. L’idea ulteriore sarebbe quella di creare sia un ambiente dedicato alle materie stem (nda scienze, tecnologia, matematica) sia un ambiente dedicato invece al versante artistico per la scuola secondaria, mentre per la primaria è in valutazione l’adozione di un modello dada (nda didattica per ambienti di apprendimento) che organizzi le aule per disciplina”.

Scuola 4.0

Punta tutto sulla conversione a una didattica innovativa e digitalizzata l’istituzione scolastica San Francesco di Aosta, che dal Pnrr si è vista stanziare più di 160 mila euro da investire nel futuro della propria attività.

“Prevediamo, con il primo flusso di fondi, di effettuare acquisti per rendere gli ambienti di apprendimento più moderni, calibrandoli anche sulle recenti evoluzioni dei prezzi – resoconta il dirigente Francesco Lo Baido -. Compereremo dunque 15 monitor interattivi da montare nelle classi e per la primaria creeremo un’aula flessibile con tappeti morbidi, dispositivi tecnologici e un angolo agorà”.

Per la secondaria, tuttora priva di un’aula informatica sufficientemente capiente per ospitare gli allievi di un’intera classe, è in programma la creazione di un apposito spazio dotato di banchi modulari, computer, visori 3D e altri software didattici.

“Quanto alla lotta alla dispersione, avvieremo le attività previste già dalle indicazioni operative del Pnrr, tra cui la selezione del personale per aiuto e mentoring ai ragazzi fragili, il potenziamento delle competenze di base con il sostegno di docenti interni, l’organizzazione di percorsi con le famiglie e laboratori anche estivi di teatro, musica e coreutica, arte e pittura – conclude Lo Baido -. Attualmente ci troviamo in una fase intermedia perché abbiamo presentato la progettazione e firmato gli accordi inviati dal Ministero, in attesa dell’apertura in questi giorni della parte di piattaforma dedicata alla gestione”.

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