48.379 euro. E’ la somma totale che la Regione è tenuta a versare a diciannove insegnanti, a seguito delle sentenze, pubblicate ieri, 1° dicembre, con cui il giudice del lavoro Luca Fadda ha condannato l’ente pubblico a rifondere i ricorrenti, che erano patrocinati dalla Cisl Scuola Valle d’Aosta.
Le sentenze, sottolinea il Sindacato in una nota, hanno riconosciuto i diritti dei docenti precari a percepire, al pari dei colleghi a tempo indeterminato, una retribuzione corrispondente a quella maturata in forza della progressione stipendiale e dei cosiddetti “scatti di anzianità”, l’indennità di retribuzione professionale docente e il noto “Bonus 500”, introdotto al fine di sostenere la formazione continua, in un’ottica di valorizzazione delle competenze professionali.
“Si tratta di vittorie importantissime per i precari, – si legge nel documento, a firma della segretaria regionale della sigla, Alessia Démé – che vedono confermate anche a livello giurisdizionale delle prerogative su cui le organizzazioni sindacali scolastiche e, in particolare, la Cisl Scuola, insistono da tempo, ritenendo intollerabili discriminazioni tra il personale a tempo determinato e a tempo indeterminato all’interno della categoria docente”.