La scuola valdostana promossa nelle prove Invalsi

Nel quinto anno della scuola primaria i risultati medi sono stati significativamente sopra la media nazionale, così come nelle terze della scuola secondaria di primo grado. Bene il classico e i licei scientifici. In aumento gli studenti in dispersione implicita.
Prove Invalsi 2022
Scuola

La scuola valdostana promossa nelle prove Invalsi. Presentato nei giorni scorsi, il report a livello nazionale è stato dettagliato questa mattina in una conferenza stampa dall’Assessore regionale all’istruzione Luciano Caveri e dalla Sovrintendente agli studi Marina Fey. 

“Complessivamente si può dire che siamo stati promossi all’esame dell’Invalsi e di questo va dato atto agli studenti che hanno fatto le prove ma anche agli insegnanti” evidenzia l’Assessore Caveri.

Caveri e Fey
Caveri e Fey

Le prove, che hanno coinvolto nel maggio scorso gli alunni della seconda e quinta della scuola primaria, delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e della seconda e quinta classe della scuola secondaria di secondo grado, hanno consegnato a livello nazionale e regionale una fotografia sulle competenze degli studenti in italiano, matematica e inglese (ascolto e lettura). 

“La logica di queste prove – sottolinea Marina Fey – è quella del confronto, la scuola non deve essere autoreferenziale, ma aperta, anche rispetto alle altre realtà nazionali”.

Nel quinto anno della scuola primaria i risultati medi sono stati significativamente sopra la media nazionale. Inoltre è risultato basso il numero degli allievi che si trovano in fascia 1 e 2, ovvero con livelli inadeguati. Stesso dicasi per le classi terze della scuola secondaria di primo grado. 

Per le quinte superiori sono buoni i risultati per il liceo classico e i licei scientifici, mentre negli altri licei e negli istituti tecnici l’esito medio raggiunge il livello 3, di  adeguatezza. Sopra la media italiana invece il livello di italiano nell’istruzione professionale. 

Le prove Invalsi consegnano inoltre un numero di studenti “eccellenti”  – con un livello 4 in italiano e matematica e B2 in inglese – in crescita rispetto al 2021.

Altro dato restituito dalle prove di quest’anno è l’aumento degli studenti in fragilità scolastica, ovvero che non conseguono le competenze previste pur avendo terminato il ciclo di studi.

“L’obiettivo – prosegue Fey – sarà di andare a ridurre questa dispersione implicita, cercando di stimolare i ragazzi attraverso apprendimenti individualizzati per portarli a dei livelli adeguati di competenze”.

In questo senso l’Assessore ha spiegato come d’accordo con il collegato Bertschy si stia mettendo a punto un diverso tipo di orientamento scolastico, “per uscire dalla logica delle solo presentazioni delle scuole”.

Confortanti anche i risultati degli esami di maturità e di terza media.

“I ragazzi – prosegue Fey – erano preoccupati per la reintroduzione dopo due anni di assenza degli scritti, la scelta invece ha premiato gli studenti, che sono rimasti soddisfatti”.

All’esame di stato su 873 alunni scrutinati soltanto in 27 non sono stati ammessi alla prova, pari al 3,1% e in 3 all’esito delle prove non è stato diplomato (0,4%). La maggior parte degli studenti, 355, ha conseguito un voto di maturità nella fascia 61 – 75 (il 42%). In 728 hanno conseguito la certificazione di piena conoscenza della lingua francese, pari all’86,4%. In questo caso il voto conseguito dal maggior numero di studenti (195) è stato il sei.

Per le medie invece sui 1215 studenti iscritti, in 1188 sono stati ammessi all’esame e in 1184 licenziati. La fascia di voto che vede il maggior numero di studenti, 368, è il 7. Il 10 e lode è stato assegnato a nove studenti.

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