UniVda, in arrivo “ingenti risorse” per la ricerca e nuove assunzioni
All’Università della Valle d’Aosta saranno dedicate a breve ingenti risorse. A dirlo rispondendo alle proteste della componente accademica, riportate dalla Flc Cgil, sono il Presidente della Regione, l’Assessore all’Istruzione, il Presidente del Consiglio permanente degli enti locali (Cpel) e il Sindaco di Aosta.
“Siamo infatti in attesa dell’approvazione definitiva del progetto a valere sui fondi Pnrr, che porterà nelle casse dell’Ateneo 2,4 milioni di euro, – scrivono in una nota i rappresentanti istituzionali – e dei progetti FSE per la ricerca che la Regione Valle d’Aosta ha in corso di approvazione per circa mezzo milione di euro, che saranno incrementati con ulteriori 2,4 milioni di euro nel nuovo periodo di programmazione. Inoltre, a partire da quest’anno, l’ateneo ha messo in atto un controllo della spesa mensile operando puntuali variazioni di bilancio al fine di recuperare i risparmi in corso d’anno e renderli disponibili per la ricerca”.
A queste potrebbero aggiungersi anche risorse statali “necessarie alla predisposizione dei piani di sviluppo triennali dell’Università valdostana”.
Partendo dalla constatazione che la spesa per stipendi e contratti del personale dedicato alla ricerca e alla didattica ammonta ad oggi al 47% dei costi di bilancio, i rappresentanti istituzionali annunciano quattro prossime assunzioni, già approvate lo scorso anno, a cui si aggiungeranno ulteriori due posizioni di professori ordinari, approvate nel mese di marzo 2022 grazie a un aumento del finanziamento statale.
Viene, inoltre, confermata l’intenzione di promuovere un’ampia consultazione sul futuro dell’università con le diverse espressioni della comunità valdostana.
Sull’utile di bilancio, 806.357 euro, destinato prioritariamente alle esigenze di allestimento tecnologico della nuova sede universitaria, la nota della Regione sottolinea come sia “fondamentale restituire alla cittadinanza un’area centrale della città, interessata dal cantiere per alcuni anni, con un’opera all’avanguardia che possa essere attrattiva per studenti provenienti anche da fuori Valle.
UniVda, Cgil denuncia: “Tagli a didattica e ricerca per nuovo campus”
La gestione dell’Ateneo valdostano “secondo una concezione edile”, “comprimendo le risorse interne su ricerca e didattica, rischia di portare (forse) all’apertura il prossimo anno del nuovo campus, comunque con tanti disagi, ma di lasciarlo vuoto di progetti e soprattutto di futuro“. La denuncia arriva dalla Flc Cgil.
Martedì scorso si è riunito il Consiglio dell’Università della Valle d’Aosta che, tra le altre cose, ha deciso l’impiego di buona parte dell’utile di bilancio 2021, più di 600mila euro degli 800mila euro, in spese per la nuova sede, in particolare per dotazioni informatiche. A questa scelta, ricorda il sindacato, ha votato contro la componente accademica, che aveva chiesto “che almeno un terzo delle risorse fossero invece impiegate ad alleviare i pesanti tagli dell’ultimo anno relativi alla didattica, alla ricerca ed alle iniziative sul territorio“. Secondo quanto riporta la Flc Cgil nel Bilancio preventivo di dieci anni fa erano previsti oltre 600 mila euro per le attività di ricerca, nel 2022 sono stati ridotti a 10mila, poi portati con una variazione poco sopra i 100mila.
“Il Consiglio ha quindi deciso di non tener per nulla conto di chi poi si trova quotidianamente a tenere in vita le ragioni fondanti di un ateneo, appunto la didattica e la ricerca, focalizzando invece le risorse sul cantiere della Testafochi, ben lontano dal poter diventare una sede unica e un vero campus universitario.” evidenzia ancora il sindacato “Il cosiddetto nuovo campus è arrivato a impiegare, complessivamente, diverse decine di milioni di euro (sicuramente oltre 40, forse alla fine sarà anche oltre il tetto dei 50 milioni di euro). Nonostante queste risorse, molto considerevoli, i nuovi spazi si sono già rivelati insufficienti, inadatti e non immediatamente agibili per le attività dell’ateneo”.
L’Ateneo valdostano avrà bisogno di più sedi. “Sarà quindi necessario spendere cifre significative per adeguarle, a partire da 115mila euro dell’attuale avanzo per trasformare le aule a uffici presso la storica sede di strada Cappuccini.”
Al sottofinanziamento dell’Ateneo, la Cgil evidenzia un sostanziale ridimensionamento dell’offerta didattica dell’Ateneo, con voci insistenti “di nuove chiusure di ulteriori corsi di laurea”.
La richiesta, quindi, del sindacato è di avviare una discussione pubblica e aperta sul nuovo campus, l’università ed il suo futuro.