Più di 100 volontari, circa 5.000 interventi all’anno per 10.000 ore di servizi svolti, sono solo alcuni dei numeri che danno la misura del lavoro svolto dall’Associazione Volontari del Soccorso di Chatillon e Saint-Vincent; una realtà che è cresciuta attraverso più cambi generazionali ed ha raggiunto nel 2008 i 30 anni di attività. Il volontariato nel soccorso ha cambiato volto in questi decenni, passando da una primitiva “improvvisazione” ad una crescita costante che gli ha permesso di attrezzarsi e professionalizzarsi, trasformandosi da semplice supporto a strumento che affianca oggi in modo continuo e prezioso il lavoro della pubblica amministrazione.
La partecipazione al corso è gratuita e l’organizzazione si inserisce nel contesto di un impegno costante che si concretizza nell’attività di intervento come nelle campagne di sensibilizzazione della popolazione.
La partecipazione al corso è gratuita e l’organizzazione si inserisce nel contesto di un impegno costante che si concretizza nell’attività di intervento come nelle campagne di sensibilizzazione della popolazione.
“Viviamo una realtà che ha coltivato poco la cultura del soccorso” dice il presidente dell’Associazione Mauro Cometto “e le persone percepiscono la propria scarsa conoscenza della materia, anche solo per poter assistere i propri cari in caso di necessità, piuttosto che nel contesto più ampio di poter prestare servizio come volontari”.
Tra gli obiettivi del corso, anche quello di sfatare il luogo comune che vede il soccorso abbinato solo all’incidente stradale, mentre sono molti gli ambiti di quotidianità durante i quali un corretto primo soccorso può rivelarsi sostanziale, dall’incidente domestico a quello sportivo.
Tra gli obiettivi del corso, anche quello di sfatare il luogo comune che vede il soccorso abbinato solo all’incidente stradale, mentre sono molti gli ambiti di quotidianità durante i quali un corretto primo soccorso può rivelarsi sostanziale, dall’incidente domestico a quello sportivo.
Le lezioni saranno tenute dai volontari iscritti all’albo regionale degli istruttori, da medici del settore emergenze e da istruttori iscritti all’IRC. Appuntamenti di teoria e pratica che, sottolinea Mauro Cometto, “non hanno la pretesa di essere esaustivi della materia”, ma renderanno i partecipanti in grado di gestire almeno la prima e importantissima fase della situazione di pericolo. Nella cosiddetta “catena della sopravvivenza” il primo anello è il cittadino che si trova ad avere un ruolo decisivo nell’effettuare la chiamata al 118 informando correttamente l’operatore, e al tempo stesso prestare il primo soccorso al ferito.
“Insegneremo che nell’emergenza è fondamentale sapere soprattutto cosa non fare e che alcune informazioni apparentemente banali, possono cambiare le sorti di un intervento, e di una vita”.
La risposta della comunità all'iniziativa è arrivata: le richiesta hanno colmato la disponibilità dei 35 posti. Coloro che non hanno potuto prendervi parte potranno rifarsi nella primavera 2009 con un nuovo corso.
“Insegneremo che nell’emergenza è fondamentale sapere soprattutto cosa non fare e che alcune informazioni apparentemente banali, possono cambiare le sorti di un intervento, e di una vita”.
La risposta della comunità all'iniziativa è arrivata: le richiesta hanno colmato la disponibilità dei 35 posti. Coloro che non hanno potuto prendervi parte potranno rifarsi nella primavera 2009 con un nuovo corso.
Informazioni: www.volontaridelsoccorso.it