Aiuole edibili, il progetto di riqualificazione del Quartiere Cogne

L'idea è quella di utilizzare le aiuole come una sorta di giardino diffuso in cui coltivare piante e frutti edibili e riappropriarsi degli spazi del quartiere. Il progetto per ora coinvolge i 200 metri quadri delle aiuole di fronte alle scuole E. Lexert e coinvolge l'Associazione Quartiere Cogne, Opera Omnia Onlus, Com.E.Sol e il comune di Aosta.
Scuole Emile Lexert Quartiere Cogne
Società

Un nuovo progetto per riqualificare il Quartiere Cogne, in particolare le aiuole. L’idea si ispira ad una pratica già utilizzata in diverse città europee: prendere in carico la manutenzione delle aiuole cittadine riempiendole con piante edibili creando una sorta di giardino diffuso. A presentare il progetto, in una conferenza stampa tenutasi questa mattina, martedì 21 marzo, la presidente dell’associazione Quartiere Cogne Rosalia Ventrino, la segretaria dell’associazione Opera Omnia Onlus Caroline Bionaz, Manuel Voulaz del gruppo informale Com.E.Sol e l’Assessore alla gestione del territorio Corrado Cometto.

La prima parte del progetto, grazie alla collaborazione con il Comune di Aosta, si concentrerà sui 200 metri quadri di aiuole presenti davanti alle scuole E. Lexert. “Trasformeremo questi spazi piantandoci ortaggi e piante che fruttano e forniscono cibo. Il progetto ha anche una funzione di educazione alla cittadinanza attiva molto forte: vogliamo coinvolgere la popolazione del quartiere – e soprattutto i ragazzi delle scuole – in modo che imparino ad occuparsi del verde pubblico come un loro spazio che gli restituisca anche qualcosa”, spiega Manuel Voulaz.

Non solo un ritorno alla terra, ma anche un’occasione per un nuovo approccio alla cura del verde pubblico con una nuova tecnologia. “Abbiamo abbracciato questo progetto perché l’anno scorso abbiamo collaborato con il centro dimostrativo agricolo di Saint-Marcel nella sperimentazione della tecnologia agricola smt. Si utilizzano delle frequenze stabilizzate nell’acqua per creare un pesticida del tutto naturale e soprattutto non chimico. Una priorità per un luogo in piena città frequentato da animali, bambini e famiglie”, racconta Caroline Bionaz.

Per il momento le aiuole edibili sono ancora in fase di progettazione, in attesa di formalizzare la concessione con il comune. Ma l’obiettivo è quello di piantare le nuove culture questa primavera seguendo il metodo della permacultura che ricrea gli equilibri di un ecosistema naturale in luoghi antropizzati. Nel frattempo, l’associazione Quartiere Cogne ha già organizzato il lavoro: “i volontari dell’associazione si occuperanno di mantenere le aiuole e andremo nelle aule a raccontare il progetto ai ragazzi per coinvolgerli. Abbiamo anche fatto un sondaggio sul tipo di piante che vorremmo mettere in questi spazi e stiamo consultando degli esperti per essere sicuri che il terreno sia adatto” conclude Rosalia Ventrino.

Con le prime aiuole di via Cavagnet si apre la collaborazione tra le tre associazioni ed il comune per la riqualificazione del Quartiere Cogne in programma grazie ad i fondi del Pnrr.

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