Prende forma l’ente strumentale per i servizi alla persona

Presentato ai sindacati lo studio commissionato dalla Regione. Sarà un ente pubblico economico ad assorbire in parte il personale della Società dei servizi (assistenti sociali, educatrici, Oss ed operatori di sostegno), quello dei CEA regionali (centri diurni disabili) e delle Microcomunità per anziani delle Unités.
Società

Ne faranno parte inizialmente il personale socio sanitario assistenziale ed educativo (assistenti sociali, educatrici, Oss ed operatori di sostegno), insieme a quello dei CEA regionali (centri diurni disabili) e delle Microcomunità per anziani delle Unités. Inizia a delinearsi l’ente strumentale per la “gestione dei servizi alla persona”. Lo studio commissionato dalla Regione ad un Consulente esterno è stato presentato nei giorni scorsi ai sindacati.

Come riferiscono in una nota Igor de Belli della Cgil, Chiara Pasqualotto della Cisl e Mauro Cretier del Savt, la natura giuridico/amministrativa sarà quella di un ente pubblico economico. Al personale, in parte assorbito dalla società dei servizi, dovrebbe esser applicato il contratto collettivo regionale di lavoro del Comparto Unico. Tutto il personale confluente conserverebbe inoltre il proprio trattamento giuridico e previdenziale di provenienza.

Chiedendo di avere copia dello studio, i sindacati si riservano di fare i dovuti approfondimenti. Nel mentre l’azione di Cgil, Cisl e Savt sarà rivolta a”migliorare la natura contrattuale delle lavoratrici e dei lavoratori della Società di Servizi, nonché a preservare la natura professionale e l’ inquadramento giuridico del personale regionale e delle Unités”. La volontà è inoltre di “tenere costantemente aggiornato tutto il personale coinvolto, anche per il tramite di assemblee distribuite su tutto il territorio regionale”.

Allo studio un’azienda regionale pubblica per i servizi alla persona

12 ottobre 2023

Un’azienda pubblica per i servizi alla persona che assorba i dipendenti di Società di Servizi e i dipendenti regionali che oggi erogano analoghi servizi. A delineare il progetto, emerso nell’ambito del tavolo tecnico-politico dedicato alle problematiche dei dipendenti della Società di Servizi, è stato in Consiglio regionale il Presidente della Regione, Renzo Testolin.

“La creazione di un’Azienda regionale pubblica ha anche tra le sue finalità quella di rendere omogenei i trattamenti giuridici ed economici del personale coinvolto nella gestione dei servizi. Le modalità con cui questi aspetti verranno realizzati non sono ancora state definite e saranno oggetto di future valutazioni. – ha evidenziato in aula il Presidente –  Il Governo regionale intende razionalizzare la gestione dei servizi alla persona per renderli sempre più adeguati alle esigenze e ai fabbisogni delle persone, con particolare riferimento a quelle fragili, anziane e non autosufficienti, in un contesto sociale e demografico in rapida evoluzione. A tal fine, l’Azienda che si vuole creare svilupperà gradualmente la propria attività nel tempo. Riguardo alla riorganizzazione delle funzioni in ambito sociale di competenza degli enti locali, verrà istituito un tavolo di confronto con gli stessi, come previsto nel Piano per la salute e il benessere sociale.”

Sul progetto il consigliere del gruppo misto Claudio Restano ha espresso perplessità. “Secondo noi non è giusto spostare tout court del personale dipendente della Regione, che ha vinto un concorso pubblico, all’interno di un ente strumentale della Regione senza sentire la loro opinione: le significo che si tratta di professionisti che operano per l’Amministrazione da oltre 25/30 anni. L’Amministrazione regionale ha bisogno di queste professionalità, magari valorizzandole in altri posti.”

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