Alpstore: il sistema energetico dei sistemi di accumulo da garanzie per il futuro

Integrare in maniera più efficiente l'energia prodotta da fonti rinnovabili sulla rete elettrica e diminuire gli sprechi, aumentando stabilità e sicurezza è una certezza e non più una suggestione. Aosta sarebbe pronta al cambio del parco auto.
Da sx Cappelari, Marquis, Tampieri e Pini Prato
Società

Dopo tre anni si chiude il Progetto Alpstore con una serie di dati misurati e considerazioni che permetteranno di continuare in modo più tangibile e sicuro il cammino verso quella lenta rivoluzione impostata sulle energie rinnovabili. La Valle d’Aosta, per le caratteristiche del suo territorio, è terreno fertile per questo campo e l’indirizzo preso dall’Assessorato regionale alle Attività produttive è proprio quello di specializzarsi nella produzione di energia rinnovabile.

Le conclusioni del progetto, che si è declinato in diverse azioni e sperimentazioni, sono state consegnate agli organi di stampa nel corso di una conferenza che ha ripercorso le tappe principali nelle parole dall’Assessore regionale alle Attività produttive, energia e politiche del lavoro, Pierluigi Marquis, del coordinatore della Direzione Energia, Tamara Cappellari, del coordinatore del progetto ing. Andrea Tampieri e del prof. Alessandro Pini Prato, rappresentante del supporto scientifico di progetto.
Integrare in maniera più efficiente l’energia prodotta da fonti rinnovabili sulla rete elettrica e, al contempo, diminuire gli sprechi, aumentando stabilità e sicurezza, il tutto grazie all’introduzione nel sistema energetico dei sistemi di accumulo. E’ stato questo l’obiettivo principale del progetto europeo AlpStore, progetto di cooperazione territoriale europea nell’ambito del Programma Spazio Alpino 2007/2013.

Da quatno emerso Aosta è pronta, per dimensioni, caratteristiche e per dati raccolti, ad una trasformazione del parco veicoli sulla città. Un calcolo dice che se la metà dei veicoli circolante fosse elettrico potremmo evitare di immettere in atmosfera circa 10mila tonnellate di anidride carbonica all’anno “ma si tratta comunque di un calcolo parametrico” specifica l’ingegner Andrea Tampieri. E’ vero però che il capoluogo potrebbe gestire un cambio di questa portata senza avere ripercussioni negative sul sistema elettrico. Come a dire “Aosta c’è” ma i tempi non sono ancora maturi per una cambio di questa portata, come ha evidenziato il prof. Alessandro Pini PratoIl veicolo elettrico, per costi e caratteristiche di equipaggiamento rispetto agli standard cui siamo abituati oggi, impiegherà ancora molto tempo ad entrare nelle case del cittadino, tuttavia per i veicoli di uso pubblico questo passaggio può avvenire in modo più tempestivo”.

Il progetto AlpStore è riuscito a rafforzare le proprie competenze a supporto della pianificazione energetica regionale in un momento denso d’iniziative, soprattutto sul tema della mobilità elettrica, cui l’Assessorato è coinvolto su diversi fronti in qualità di capofila o addetto ai lavori: in questo senso vanno il gruppo di lavoro congiunto per lo sviluppo di un piano strategico per la mobilità elettrica nella politica dei trasporti pubblici e privati; lo studio preliminare in corso propedeutico per lo sviluppo sistemico e integrato della mobilità elettrica e una piattaforma informatica d’info-mobilità con censimento e analisi del parco veicoli dell’Amministrazione regionale, del Comune di Aosta e dell’Azienda Sanitaria Locale. Su un totale di oltre 500 veicoli ne sono stati rilevati quasi 200 idonei da subito per la sostituzione con veicoli elettrici per tipologia di uso (chilometraggio, frequenza di utilizzo, tipo di ricarica).

“I dati sperimentali e le simulazioni numeriche hanno confermato i benefici economici e ambientali derivanti dall’introduzione nel sistema energetico dei sistemi di accumulo “ ha aggiunto l’ing. Andrea TampieriDall’esperienza e dalle conoscenze acquisite con il progetto AlpStore possiamo trarre diverse conclusioni tra cui che la diffusione di sistemi di accumulo elettrochimici distribuiti permetterà l’introduzione in rete di una maggiore quota di impianti di generazione da fonte rinnovabile di piccola taglia, tale da compensare ampiamente l’efficienza di funzionamento degli accumuli stessi. Le simulazioni effettuate indicano che, nel caso limite in cui tutti gli impianti fotovoltaici residenziali si dotino di accumulo opportunamente dimensionato, sarebbe possibile raddoppiare la potenza di fotovoltaico installata, senza penalizzare l’efficienza e la sicurezza della rete elettrica di distribuzione”.

“Possiamo affermare che la Regione Valle d’Aosta ha ricoperto un ruolo da protagonista nell’ambito del progetto, contribuendo attivamente allo sviluppo dei lavori del partenariato – ha commentato Tamara Cappellari, Coordinatore del Dipartimento Industria, Artigianato ed Energia – Il progetto AlpStore termina ufficialmente a fine aprile ma le attività europee dell’Assessorato AA.PP. sono già ripartite con la nuova programmazione Spazio Alpino 2014-2020. L’Assessorato tramite la Struttura dirigenziale Risparmio Energetico e Sviluppo Fonti Rinnovabili ha elaborato e presentato la candidatura di due nuove proposte progettuali AlpGRIDs e AlpSmile, rispettivamente sul tema dell’efficienza energetica a scala regionale e della mobilità sostenibile ed elettrica. I risultati della prima selezione sono attesi per metà estate”.
 

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